Pd, Orlando: «Posso tenere insieme il partito»

Pd, Orlando: «Posso tenere insieme il partito»
«Se non pensassi di farcela, non mi sarei candidato». Lo ha detto il ministro Andrea Orlando, a Palermo per l'inaugurazione del Circolo "Musica e Cultura 100...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Se non pensassi di farcela, non mi sarei candidato». Lo ha detto il ministro Andrea Orlando, a Palermo per l'inaugurazione del Circolo "Musica e Cultura 100 passi", rispondendo ai giornalisti che gli chiedono nella sua prima uscita pubblica dopo la candidatura a segretario del Pd se pensa di farcela a battere Matteo Renzi.


«Ho la capacita di tenere insieme il Pd. Non farò risse perche se le si fanno si sfascia una costruzione delicata, fatta di culture politiche che si sono incontrate dieci anni fa e che non possiamo permetterci che si dividano», ha continuato: «È quella che cerca di deleggittimare l'avversario anziché dire ciò che vuol fare, che cerca di zittire l'avversario». Alla domanda se anche Renzi avesse seguito questa politica «prepotente», il ministro ha risposto: «È stata anche a tratti la posizione di Renzi che si è adeguato a tempi. Ma noi dobbiamo differenziarci, altrimenti se facciamo i populisti gli elettori vota l'originale». «Non dobbiamo mai usare parole di un nazionalista o di un populista - ha concluso - perché oggi la destra non guarda ai conservatori inglesi, guarda a Putin».

«La politica della prepotenza è la politica che cerca di affermarsi delegittimando l'avversario piuttosto che facendo valere le proprie idee, che zittisce l'avversario alzando i decibel piuttosto che facendo valere i propri argomenti, questa politica ha stufato, la gente vuole una soluzione ai problemi e non che si usino i propri problemi per costruire il consenso», ha sottolineato Orlando. Ai giornalisti che gli chiedevano se la «politica della prepotenza» era un riferimento all'altro candidato Pd, Michele Emiliano, il ministro ha risposto: «Un tasso di populismo purtroppo è entrato nelle vene di ciascuno di noi e quello che è pericoloso è e che è entrato anche nel dibattito del Pd. Io penso che se diventiamo troppo simili agli altri allora è meglio l'originale della copia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero