«I nostri cuori sono spezzati oggi». Ha esordito così il presidente Usa, Barack Obama, in una conferenza stampa dopo la strage ad Orlando, in cui un uomo ha...
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«È stato un atto di terrore e di odio», ha sottolineato Obama, a cui però non bisogna rispondere con altrettanti gesti di odio, «altrimenti il terrorismo cambierà ciò che siamo». «Oggi si segna la peggiore strage nella storia dell'America», ha quindi continuato il presidente Usa, che ha poi messo l'accento sul fatto che quest'ennesima strage mostra «come è facile per gli americani essere uccisi a scuola, in chiese, nei cinema o nei nightclub. Questa strage è un ulteriore richiamo a come sia facile per qualcuno entrare in possesso di un'arma. Dobbiamo decidere se questo è il tipo di Paese che vogliamo essere».
«Gli Stati Uniti non cederanno alla paura», ha quindi detto Obama. «Nessun atto di odio o terrorismo cambierà ciò che siamo e che ci rende americani. Dobbiamo essere vicini agli abitanti di Orlando» ha continuato, ringraziando le forze di polizia, i sanitari e i vigili del fuoco intervenuti, che, ha detto, «hanno salvato tante vite». Il presidente Usa ha definito quello di oggi un «giorno straziante», ricordando che il terrore ha colpito «in un club dove la gente andava a divertirsi, un posto di solidarietà dove la gente si riunisce anche per solidarietà e per difendere i diritti civili». Per questo, ha detto, si tratta di «un attacco contro tutti gli americani». «Davanti all'odio e alla violenza noi ameremo il prossimo, non ci abbandoneremo alla paura», ha aggiunto invocando la benedizione di Dio «sugli americani persi stamattina». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero