Ha tentato la carta della seduzione e, almeno inizialmente, le era anche andata bene: ad Assolo, centro dell’Oristanese di appena 380 abitanti, la 58enne siracusana Enza...
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Come ricostruito dai militari nel contesto dell’operazione emblematicamente denominata Tata, i due s’erano conosciuti nel gennaio scorso a bordo di un ferry-boat: avendo intuìto che l’80enne poteva avere i requisiti per diventare la sua “vittima”, la Franco ha iniziato a frequentare l’anziano, facendogli capire d’essersi perdutamente innamorata di lui. E il vecchietto, una volta iniziata la “storia” con la ben più giovane siracusana, ha cercato di aiutare quella donna che diceva di versare in difficoltà economiche, dandole più volte discrete somme di denaro, per oltre 5.500 euro complessivamente.
Ma la donna era interessata solo al patrimonio dell’ottuagenario malcapitato.
Così, in occasione di una visita a casa sua ad Assolo, Enza Franco è arrivata a trafugare diversi monili d’oro appartenuti alla defunta consorte dell’uomo caduto nella sua “rete”. Naturalmente l’anziana vittima s’è presto resa conto della “sparizione” dei preziosi e ha chiesto conto alla donna, che senza scomporsi s’è detta disponibile a restituirli, ma dietro una sorta di riscatto: altri mille euro (oltretutto, a fronte di gioielli che ne valevano sì e no duemila).
Finalmente, in questa circostanza l’uomo ha trovato la forza di denunciare i raggiri subiti e il nuovo ricatto. Lì sono entrati in gioco i carabinieri della stazione di Senis e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Mogoro (comandante, capitano Nadia Gioviale).
Appena appreso dell’ultimo step del truffaldino disegno della Franco, i militari si sono appostati nella casa di Assolo dell’anziano, attendendo che la donna gli estorcesse i soldi che considerava indispensabili per restituire all’uomo i monili di sua proprietà: appena presi i 400 euro offerti dall’ottantenne, la donna è stata arrestata in flagranza di reato.
In sèguito a perquisizione domiciliare, a casa di Enza Franco i carabinieri hanno poi trovato ulteriori 1.500 euro in contanti: con ogni probabilità, denaro frutto di raggiri analoghi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero