Un operaio, Giacomo Campo, di una ditta dell'appalto, la Steel Service, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto nel reparto Afo4 dell'Ilva di Taranto. Lo si...
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L'operaio aveva 25 anni ed era nativo di Roccaforzata (Taranto). Il corpo del giovane, che quando è stato schiacciato dal rullo, era impegnato nelle attività di ripristino di un nastro trasportatore esterno all'altoforno 4, è ancora incastrato tra gli ingranaggi.
L'azienda ci tiene a precisare che sono state «applicate tutte le misure di sicurezza» nelle operazioni che erano in corso nell'Afo 4 dell'Ilva. L'Ilva in una nota spiega che «il nastro, risultato danneggiato a seguito di un taglio longitudinale, era stato fermato nella notte per consentire l'intervento di riparazione». «Come da procedura aziendale, il nastro è stato preventivamente messo in sicurezza ed è stato privato di alimentazione elettrica. Nonostante l'applicazione di tutte le misure di sicurezza, durante le attività di rimozione del materiale ferroso - aggiunge l'azienda - che si era depositato sul rullo di invio, effettuate dall'operatore con un tubo aspirante, il nastro si è attivato e lo ha trascinato». Attualmente sono incorso accertamenti per approfondire le cause dell'incidente. L'azienda esprime «profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Giacomo Campo e a tutti i suoi cari».
Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto in maniera congiunta hanno proclamato uno sciopero dei lavoratori dell'Ilva a partire dalle 12 di oggi (per il secondo e terzo turno di otto ore) fino alle 7 di domani. «Il lavoratore - spiegano in una nota i sindacati - durante le manovre di pulizia di un nastro in zona stock house Afo4, per ragioni ancora da accertare è stato travolto riportando ferite mortali. Ancora una volta rivendichiamo duramente e fermamente le ragioni di sicurezza in fabbrica e carenze organizzative, più volte denunciate dalle organizzazioni sindacali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero