«Anche la Ong Sos Mediterranee ha sottoscritto il Codice di condotta per le operazioni di salvataggio dei migranti in mare. La firma è avvenuta questa mattina al...
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Sos Mediterranee è un'associazione umanitaria indipendente italo-franco-tedesca, opera con la nave Acquarius, guardapesca che può ospitare fino a 500 persone. È finanziata al 99% da donazioni private e Medici senza frontiere contribuisce al costo del noleggio della nave.
Sono dunque cinque, ad oggi, le organizzazione che hanno sottoscritto il codice voluto dal ministro Minniti: Save the Children, Moas, Sea Eye, Proactiva e Sos Mediterranee. Non hanno firmato Medici senza frontiere, Sea Watch e Jugend Rettet.
«Vogliamo mantenere aperto il dialogo e continuare a cooperare con il ministero dell'Interno italiano, ma firmare il codice così come è adesso non è di aiuto per nessuno». Così Sandra Hammamy, della Ong tedesca Sea-Watch, commenta la decisione di Sos Mediterranée, che questa mattina al Viminale ha sottoscritto il codice di condotta per le operazioni di salvataggio dei migranti in mare. Hammamy spiega all'AdnKronos: «Per noi ci sono dei punti non negoziabili nel codice, tra cui in particolare la possibilità che agenti della polizia giudiziari salgano a bordo armati. C'è bisogno di trovare un compromesso. Sos Mediterranée era contraria alla firma, non so cosa abbia determinato il cambio di idea».
Sea-watch si è rifiutata di firmare il codice assieme a Msf e Jugend Rettet, altra Ong tedesca la cui imbarcazione Iuventa è stata posta sotto sequestro dalla procura di Trapani nell'ambito di un'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, da cui sono emersi presunti contatti tra i volontari e i trafficanti di uomini in almeno tre episodi di salvataggio. La firma odierna di Sos Mediterranée si aggiunge invece a quella delle altre Ong che avevano già siglato il documento: Save the Children, Moas (Migrant offshore aid station), Proactiva open arms e Sea-eye. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero