Maledizione Olimpiadi per M5S. Prima Roma, ora Torino, Milano, Cortina. Le spaccature tra grillini nel capoluogo piemontese, la necessità della sindaca pentastellata...
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Quelli compatibili con l'ideologia grillina iper-ecologista, non compromissoria con altre città e regioni non governate da M5S e altre ragioni tutte politiche - la Torino grillesca e la Milano dem di Sala e il Veneto leghista di Zaia di fatto non hanno trovato l'accordo - e insomma il risultato è questo: Virginia Raggi si oppose con successo alla candidatura olimpica di Roma e ora Chiara Appendino arriva a farle compagnia e niente Olimpiadi a Torino anche se il movimento, pur spaccato, non si era opposto in blocco e il discorso politico-sportivo, che a Roma fu stroncato sul nascere, a Torino si era avviato.
Ora si è incartato tutto, anche per motivi di politica nazionale: nel momento in cui, per non farsi sovrastare dalla Lega, i Cinque stelle tornano ai temi identitari, lanciarsi nelle Olimpiadi sarebbe una contraddizione troppo forte e invisa alla base dei militanti. popolo che li sostiene. E così, la maledizione dei cinque cerchi sulle cinque stelle. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero