Olbia, feto trovato fra la biancheria sporca dell'ospedale

Olbia, feto trovato fra la biancheria sporca dell'ospedale
Un feto di 12 settimane avvolto nella biancheria sporca consegnata alla lavanderia industriale Clea di Olbia, proveniente dall'ospedale San Francesco di Nuoro. Non ci sarebbe...

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Un feto di 12 settimane avvolto nella biancheria sporca consegnata alla lavanderia industriale Clea di Olbia, proveniente dall'ospedale San Francesco di Nuoro. Non ci sarebbe nessun giallo, però, dietro la macabra scoperta avvenuta oggi. Si tratterebbe di un errore umano, legato ad un aborto spontaneo avvenuto nei giorni scorsi. Una negligenza forse commessa dal personale del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell'ospedale nuorese. Un'operaia in servizio alla Clea, nello smistare la biancheria arrivata poco prima dall'ospedale, ha trovato un feto di pochi centimetri.


Tra lo sconcerto generale, è stato subito contattato il vicino Commissariato di Polizia: gli agenti sono intervenuti sul posto, insieme con il magistrato di turno, che ha disposto il sequestro dell'embrione umano, mentre a Nuoro scattava contemporaneamente un'ispezione della Squadra Mobile nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Francesco. Un'attività frenetica, condotta dalla Polizia tra Olbia e Nuoro, le cui risultanze confluiranno nel fascicolo contro ignoti aperto dalla Procura di Tempio Pausania. Ulteriori elementi verranno raccolti nell'ambito dell'indagine interna condotta dalla Asl di Nuoro. Dai primi accertamenti sembrerebbe che una giovane donna, al terzo mese di gravidanza, alcuni giorni fa abbia avuto un aborto spontaneo al San Francesco.


Il commissario straordinario Mario Palermo ha subito annunciato «l'istituzione di una commissione interna, che faccia piena luce sul ritrovamento del feto», mentre la Asl si è detta «vicina ai familiari per l' ingiustificabile episodio che li ha visti coinvolti». Tra le ipotesi maggiormente attendibili, quindi, si profila quella dell'errore umano, forse una negligenza commessa dal personale addetto allo smaltimento del feto. «È un fatto deprecabile e gravissimo - ha detto il commissario della Asl di Nuoro - su cui l'azienda sanitaria farà piena luce in brevissimo tempo, senza alcun tipo di remore nei confronti delle persone coinvolte. Compito della commissione è di fare piena luce sul come, quando e perché è successo un tale fatto. Chi non ha seguito le procedure di legge previste in questi casi, avrà addebitate le responsabilità e dovrà pagare per quello che ha fatto».
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Il Messaggero