ROMA Nei Paesi Bassi l'hanno sfangata, ma di non molto. Formare una maggioranza di governo non sarà facile. Il premier uscente Mark Rutte è riuscito a superare...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I maggiori leader europei tirano un sospiro di sollievo, compreso Paolo Gentiloni, ma non sembra proprio che il vento populista abbia cambiato direzione. Occorrerà attendere il voto alle presidenziali francesi e più in là cosa accadrà in Germania e se sarà vero che la Merkel potrebbe cedere il passo a Schultz per colpa di un'erosione a destra in favore di Alternative fur Deutscheland.
Probabilmente solo dopo arriverà il voto in Italia, anche se la campagna elettorale nel nostro Paese è continua e ha ripreso vigore dopo la vittoria del No al referendum costituzionale. Anche se ancora non si sa con quale legge elettorale si andrà a votare, risulta evidente quale sarà il nemico delle forze politiche più importanti: il M5S. Matteo Renzi ha da tempo nel mirino Di Maio e Di Battista. Il Pd attacca di continuo il M5S e sostiene di aver pronte un pacchetto di querele, anche se potrebbe risultare non sempre facile trovare il responsabile.
Da ieri l'altro ha iniziato anche Silvio Berlusconi che ha attaccato Grillo sostenendo che quando faceva solo il comico preferiva essere saldato in 'nero'. Nelle considerazioni che da tempo fa il Cavaliere i grillini hanno scavalcato - e di molto - i comunisti in quanto a pericolosità. Ed è per questo che l'ex presidente del Consiglio punta a rimettere insieme la stessa band di centrodestra, Lega compresa, in modo da drenare voti al M5S. I Fratelli d'Italia della Meloni e i vari cespugli centristi sono pronti. Frena invece la Lega di Matteo Salvini, ma Berlusconi sa come agire nei partiti alleati per ridimensionare un leader recalcitrante se non avverso. Ne sa qualcosa Gianfranco Fini e, per certi versi, anche Marco Follini.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero