L'Olanda si appresta ad abolire il reato di insulto a un capo di stato straniero

L'Olanda si appresta ad abolire il reato di insulto a un capo di stato straniero
L’Olanda potrebbe presto cancellare il reato di vilipendio a un capo di stato straniero. Lo si apprende dal sito DutchNews, secondo cui due partiti che siedono nel...

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L’Olanda potrebbe presto cancellare il reato di vilipendio a un capo di stato straniero. Lo si apprende dal sito DutchNews, secondo cui due partiti che siedono nel Parlamento de L'Aja, il Partito popolare per la democrazia e la libertà e Democratici 66, hanno chiesto al governo di cancellare la legge che lo prevede. In caso di condanna, si rischia una pena massima di due anni di reclusione.

La richiesta arriva a pochi giorni dal “caso Böhmermann”, il comico tedesco autore di una poesia satirica nei confronti del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Dopo le proteste fatte pervenire da Ankara alla cancelliera Merkel, la vicenda ha assunto i contorni di un vero caso diplomatico, con la conseguente sospensione del comico dalla tv pubblica (dove aveva letto in diretta un componimento che irrideva Erdogan) e l’apertura di un procedimento penale nei suoi confronti. In Germania il reato di offesa a un capo di stato straniero prevede una multa o il carcere fino a cinque anni: come si vede, quindi, una disciplina molto più severa rispetto all’ordinamento olandese.
Intanto, il ministro della giustizia dei Paesi Bassi, Ard van der Steur, si è detto disponibile ad esaminare la questione, facendola diventare una priorità per il governo, proprio nell’ottica di evitare altri “casi Böhmermann”. Allo stesso tempo, il ministro van der Steur si è detto nettamente contrario ad avallare una parallela proposta di Democratici 66 per depennare dal codice penale il reato di insulto ai monarchi olandesi (il corrispettivo del nostro vilipendio del presidente della Repubblica). Nel frattempo, il comico Hans Teeuwen, per solidarietà con Jan Böhmermann, ha fatto proprie le parole indirizzate al presidente turco su Rtl News.

L’ultima persona condannata in Olanda per il reato di cui ora si chiede la cancellazione è stata lo studente di giornalismo Geert Mak, che nel 1968 paragonò il presidente statunitense Lyndon B. Johnson ai “criminali di guerra di Norimberga”. È bene ricordare, infine, che nel nostro ordinamento sono previste varie fattispecie di vilipendio ma non il caso specifico di offesa a un capo di stato di una nazione amica. Si va dal reato di "vilipendio del presidente della Repubblica" (art. 278 cp) a quello di "vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle forze armate" (art. 290 cp), passando per il "vilipendio alla nazione italiana e alla bandiera" (art. 291 e 292). La norma che più si avvicina al caso olandese riguarda il reato di "vilipendio di bandiera o di emblema di stato estero", contenuta nell'articolo 299 del nostro codice penale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero