Roma - Aumentano le distanze tra le famiglie del Nord e quelle del Sud. In Campania più della metà delle famiglie (il 54,6%) arriva con difficoltà o con...
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L’analisi dell’Osservatorio misura il divario in termini occupazionali tra la fase dell’economia industriale (dati 1977) e l’attuale fase economica postindustriale (dati 2017): il differenziale occupazionale tra Nord e Sud è passato dal 9% a più del 20% in 40 anni, a svantaggio del Mezzogiorno. I dati del 2017 sono emblematici e consegnano una Italia divisa in due come mai era stata prima: con ben 20 province del Nord Italia che hanno raggiunto e superato il livello occupazionale di Paesi come l’Austria e la Germania (Bologna, Milano, Piacenza, Bolzano in testa) e 25 province del Mezzogiorno che si collocano sui peggiori livelli europei, confrontabili con la Romania e la Grecia (Caltanisetta, Foggia, ma anche Napoli non arrivano ad un tasso di occupazione di almeno il 40 per cento).
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Il Messaggero