Dopo settimane di fibrillazioni, il governo scioglie il risiko delle nomine e ridisegna gli apparati di sicurezza: Franco Gabrielli è il nuovo capo della Polizia al posto...
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La decisione di procedere in un'unica tornata, visto che tra la fine di maggio e giugno erano in scadenza diversi incarichi, era stata presa da tempo, ma alla quadra si è arrivati soltanto nella serata di ieri dopo una cena al Colle tra il premier Matteo Renzi e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un incontro servito per sciogliere i due nodi principali: la partita per il numero uno della Guardia di Finanza e quella per l'arrivo di Marco Carrai, da tempo amico del premier ed attuale presidente di Aeroporto di Firenze, a palazzo Chigi come consulente per la cyber sicurezza nonostante le polemiche da mesi sollevate sul suo nome. Alle Fiamme Gialle va dunque il generale Giorgio Toschi, attuale comandante in seconda ma con una carriera alle spalle trascorsa per buona parte in Toscana: era fin dal primo momento la scelta di Renzi, che lo ha preferito al generale Luciano Carta, attuale comandante dei reparti speciali.
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Quanto a Marco Carrai, il premier ha confermato che farà parte del suo staff ma la nomina arriverà la prossima settimana, nell'ambito di una riorganizzazione di palazzo Chigi. Nell'annunciarlo, però, il premier ha ribadito, e rivendicato, la netta separazione tra le posizioni istituzionali decise oggi e quelle che riguardano la composizione della sua squadra: «in un Paese civile e normale, quando si tratta di fare le nomine degli alti vertici istituzionali si scelgono le personalità che hanno comprovata esperienza nei settori, non c'è nessun amico». Una scelta che «valorizza le figure istituzionali», dunque, fatta con un «criterio di assoluta trasparenza». Carrai arriverà a palazzo Chigi come consulente e si occuperà di big data.
«È uno dei principali esperti della materia in Italia e spero che non abbia cambiato idea, io non l'ho fatto», ha detto Renzi criticando i giornalisti per come, in questi mesi, hanno trattato la vicenda: «trovo che il modo in cui è stato raccontato Carrai sia una delle cose in cui avete dato maggior sfoggio di fantasia. La libertà è la bellezza dell'informazione, ma i fatti vanno separati dalle opinioni ed in questo periodo ho letto molte opinioni e pochi fatti». Sciolto il nodo Gdf e accantonata per il momento la questione Carrai, le altre nomine hanno rispecchiato quanto da settimane circolava negli apparati.
L'attuale capo di gabinetto del ministro della Difesa, l'ammiraglio Valter Girardelli è il nuovo capo di stato maggiore della Marina Militare: prende il posto dell'ammiraglio De Giorgi, in scadenza di mandato dopo essere finito nel polverone dell'inchiesta di Potenza sul petrolio.
Infine, Vittorio Rizzi andrà a svolgere le funzioni di Direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato presso il Dipartimento della pubblica sicurezza. Antonio Apruzzese andrà a dirigere l'ispettorato di pubblica sicurezza di Palazzo Chigi. Sono due delle nomine decise dal Consiglio dei ministri. Vincenzo Panico diventa di commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso.
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Il Messaggero