New York, 20enne si arrampica sul tetto del Four Seasons per scattare una foto: precipita e muore

New York, 20enne si arrampica sul tetto del Four Seasons per scattare una foto: precipita e muore
Doveva essere la bravata da raccontare agli amici, un momento da immortalare e da ricordare. Ma un passo falso è costato la vita Conner Cummings, ventenne di Rockaway, che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Doveva essere la bravata da raccontare agli amici, un momento da immortalare e da ricordare. Ma un passo falso è costato la vita Conner Cummings, ventenne di Rockaway, che mercoledì notte si era arrampicato con un amico sul tetto del Four Seasons Hotel di Manhattan, a New York.


Conner, studente di psicologia all'Università del Massachusetts, e il suo amico 18enne erano saliti fino al 52esimo piano dell'edificio e poi si erano avventurati in una zona non accessibile ai non addetti ai lavori fin sopra il tetto: una volta lì sopra, dopo essersi inerpicati su alcune scalette, sono saliti su una passerella metallica per godere dello spettacolo dall'alto. Intorno alle 23.15, Conner ha tirato fuori la sua macchinetta fotografica per immortalare l'impresa ma, sotto la pioggia battente che cadeva su Manhattan, ha fatto un passo falso: è indietreggiato precipitando per alcuni metri.

Il suo amico ha immediatamente avvertito la sicurezza e ha chiamato la polizia: gli agenti, una volta sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte del ragazzo. Adesso rimane da capire come i due giovani siano riusciti a intrufolarsi e ad arrampicarsi fino in cima, visto che nessuno dei due era ospite dell'hotel: fondamentale rimane la testimonianza del portiere che non ricorda affatto di averli visti due entrare nella hall. «La sicurezza dei nostri ospiti e dei dipendenti è una priorità assoluta per noi – si legge in un comunicato dell'albergo - I nostri pensieri sono con la famiglia del defunto alla quale facciamo le nostre sentite condoglianze».


Tuttavia la morte di Connor rimane avvolta nel mistero e la famiglia ha chiesto che si faccia chiarezza sulla vicenda. La polizia, dopo aver interrogato l'amico, visibilmente sotto choc dopo la morte di Connor, lo ha rilasciato senza alcuna accusa. «Stiamo cercando risposte – ha detto Kate Gentile, zia della vittima - Dicono che è salito sull'ascensore, ma poi si è arrampicato in una zona proibita. Siamo sicuri che la polizia non stia dicendo esattamente quello che è successo. Voglio solo dire che mio nipote era un bravo ragazzo, non beveva, era lassù solo per scattare una fotografia».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero