Dopo lo shock e la paura per la bomba di sabato notte a Chelsea, New York accoglie blindata l'arrivo dei leader mondiali per l'Assemblea generale delle Nazioni...
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Anche il segretario per la Sicurezza interna, Jeh Johnson, ha affermato che le agenzie federale «stanno attivamente partecipando alle inchieste e alle attività di monitoraggio e controllo» a seguito delle esplosioni a New York e in New Jersey. E ha ricordato che un massiccio dispositivo di sicurezza, che coinvolge migliaia di agenti federali coordinati dal Secret Service, era stato attivato per l'appuntamento annuale che attira a New York centinaia di leader mondiali. «Ogni area di New York City collegata alla zona del Palazzo di vetro sarà quindi soggetta ad uno straordinario livello di sorveglianza e sicurezza», ha concluso Johnson. Anche il governatore di New York, Andrew Cuomo ha parlato di almeno mille agenti della polizia in più per le strade della città dopo l'esplosione di sabato notte in cui sono rimaste ferite 29 persone.
Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu, ha detto che sono stati emessi 14mila pass per i partecipanti all'Assemblea e le loro delegazioni, senza contare quelli dei giornalisti. «La sicurezza all'interno delle Nazioni Unite è riconsiderata costantemente - ha detto - all'esterno del Palazzo di Vetro la responsabilità è del paese ospitante con il quale abbiamo una grande cooperazione».
L'Assemblea Generale dell'Onu inizierà ufficialmente martedì ma già oggi al Palazzo di vetro vi è un importante appuntamento, l'atteso summit per i rifugiati e i migranti. Barack Obama è arrivato ieri a New York dove oggi ha già in programma alcuni bilaterali, prima con il premier cinese Li Keqiang e poi con quello iracheno Haider al-Abadi al Lotte New York Palace Hotel.
Nell'agenda del presidente americano anche la visita alla sede dell'ambasciata americana presso le Nazioni Unite, mentre domani Obama sarà protagonista di un altro importante appuntamento a margine dei lavori dell'Assemblea, un altro vertice sui migranti organizzato direttamente da Washington.
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Il Messaggero