È una bimba down che la mamma ha scelto di lasciare in ospedale. Un parto anonimo: il neonato resta, lei scompare nel nulla prima di averlo riconosciuto, nessuna traccia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La neonata è affetta dalla sindrome di Down e nessuno se la sente di prenderla con sé. Fino a quando, scorrendo quella lunga lista di aspiranti mamme e papà con tanta voglia di crescere un bimbo bello e sano, non spunta il nome di un single che già da qualche tempo aveva inoltrato la sua richiesta di accudire un piccolo disabile senza porre alcuna condizione. Ma si tratta di un single e il suo status non lo renderebbe idoneo a ricoprire il ruolo di papà.
Per fortuna la legge che regola l’adozione, sia nazionale sia internazionale, prevede in qualche modo anche delle eccezioni e nei casi di grave disabilità del piccolo orfano, consente la possibilità di giudicare idoneo anche chi non vive in coppia. È la numero 184 del 1983 che, all’articolo 44, parla di «adozioni speciali». Ovvero quelle che riguardano i minori orfani di madre o padre nel caso in cui con il single si sia instaurato un rapporto “stabile e duraturo” preesistente alla morte dei genitori. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero