'Ndrangheta, Dna: «Infiltrata in tutti i settori di politica, economia, amministrazione pubblica»

'Ndrangheta, Dna: «Infiltrata in tutti i settori di politica, economia, amministrazione pubblica»
Alcune indagini hanno rivelato come la ' ndrangheta sia «presente in tutti i settori nevralgici della politica, dell'amministrazione pubblica e dell'economia,...

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Alcune indagini hanno rivelato come la ' ndrangheta sia «presente in tutti i settori nevralgici della politica, dell'amministrazione pubblica e dell'economia, creando le condizioni per un arricchimento, non più solo attraverso le tradizionali attività illecite del traffico internazionale di stupefacenti e delle estorsioni, ma anche intercettando, attraverso prestanome o imprenditori di riferimento, importanti flussi economici pubblici ad ogni livello, comunale, regionale, statale ed europeo». Lo si legge nella Relazione della Dna.


«Attenta riflessione - secondo la relazione della Dna - merita soprattutto la figura di Paolo Romeo, ritenuto il vero e proprio motore dell'associazione segreta emersa nel procedimento Fata Morgana e delineatasi con le indagini Reghion e Mammasantissima, dimostratasi in grado di condizionare l'agire delle istituzioni locali, finendo con il piegarle ai propri desiderata, convergenti, ovviamente, con gli interessi più generali della ndrangheta».

Soggetto che, spiega la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, «le diverse indagini hanno delineato quale appartenente al mondo massonico e, al contempo, uomo di vertice dell'associazione criminale, dei cui interessi è portatore, nel mondo imprenditoriale ed in quello politico, ruolo svolto con accanto personaggi che sono sostanzialmente gli stessi quantomeno dal 2002, dunque da circa 15 anni, senza dimenticare i suoi antichi e dunque ben solidi rapporti con la destra estrema ed eversiva, nel cui contesto, versa la fine degli anni 70, ebbe modo di occuparsi della latitanza di Franco Freda, imputato a Catanzaro nel processo per la strage di piazza Fontana». «All'interno di questa cabina di regia criminale - si legge ancora nella Relazione - è stato gestito il potere, quello vero, quello reale, quello che decide chi, in un certo contesto territoriale, diventerà sindaco, consigliere o assessore comunale, consigliere o assessore regionale e addirittura parlamentare nazionale od europeo. Sono stati, invero, il Romeo ed il De Stefano a pianificare, fin nei minimi dettagli, l'ascesa politica di Alberto Sarra, consigliere regionale nel 2002 - subentrando a Giuseppe Scopelliti, fatto eleggere Sindaco di Reggio Calabria».

«L'infiltrazione criminale della ' ndrangheta nei paesi del Nord America (Canada e Stati Uniti) appare oramai compiuta». È quanto emerge dalla relazione della Dna. «In quei Paesi - prosegue la relazione - la cosche si sono profondamente radicate, hanno assunto posizioni di rilevo nella gestione degli affari criminali e si propongono, con sempre maggiore autorevolezza, quali interlocutori delle organizzazioni dedite al crimine transnazionale». Le cosche, rileva la Dna, «hanno instaurato negli Stati Uniti e in Canada consolidati rapporti imprenditoriali e commerciali, sfociati nella costituzione di strutture funzionali a gestire importanti flussi di sostanza stupefacente, proveniente dal Centro e Sud America» considerato anche, sottolinea la relazione della Procura nazionale antimafia, che la ' ndrangheta continua «a mantenere una posizione di predominio assoluto sia a livello nazionale che internazionale nel settore del traffico di sostanze stupefacenti».


«In particolare - è scritto nella relazione - le indagini hanno permesso di accertare l'instaurazione di sempre più consolidate e privilegiate interrelazioni tra le cosche 'ndranghetiste e tra queste e i narcotrafficanti sudamericani per la fornitura di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti (principalmente, cocaina) e, nello stesso tempo, l'esistenza di una fitta rete di relazioni e di influenze in diversi Stati Europei (Spagna, Olanda, Francia, Belgio, Germania, Svizzera) e del Nord America (Stati Uniti d'America e Canada), individuati dalla ' ndrangheta quali aree per l'implementazione di nuove attività criminali, il reinvestimento dei capitali illeciti e la mimetizzazione dei latitanti».
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Il Messaggero