Nardella a Di Maio: «I vigili mandali a Roma, avete abbandonato la Capitale»

«L'odio non ci appartiene: appartiene a chi si è augurato, nell'ultima campagna per le regionali in Sicilia, che il nostro Ettore Rosato fosse bruciato vivo....

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«L'odio non ci appartiene: appartiene a chi si è augurato, nell'ultima campagna per le regionali in Sicilia, che il nostro Ettore Rosato fosse bruciato vivo. Di Maio ha chiesto i vigili dell'Osce per le elezioni; a Di Maio dico, i vigili mandali a Roma, avete abbandonato la capitale del nostro Paese, il problema è l'arroganza e la presunzione». Lo ha detto, dal palco della Leopolda il sindaco di Firenze Dario Nardella, in un intervento molto applaudito dalla platea.


«Odio e falsità sono le stelle polari dei professionisti dell'odio personale e della violenza verbale. Noi vogliamo lottare per qualcosa, non contro qualcosa. I professionisti dell'odio non vogliono la verità, il popolo della Leopolda riconosce l'avversario ma non lo vede come nemico e non lo odia. La nostra idea è lottare per qualcosa», ha detto ancora Nardella, «Quando una fake news comincia a creare un danno ai cittadini e alle istituzioni dobbiamo reagire perchè la verità fa parte del nostro Dna, l'odio non ci appartiene. Anche io sono stato vittima di una fake news - ha poi concluso con una battuta il sindaco - perchè hanno raccontato a Matteo che ho perso l'aereo, in realtà hanno cancellato il volo...». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero