Napoli, le nuove abitazioni popolari assegnate ai camorristi

Napoli, le nuove abitazioni popolari assegnate ai camorristi
Si chiama Davide Francescone, è stato accusato di essere uno degli assassini di Antonio Landieri, vittima innocente della prima faida di Scampia. È stato raggiunto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Si chiama Davide Francescone, è stato accusato di essere uno degli assassini di Antonio Landieri, vittima innocente della prima faida di Scampia. È stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare alla fine di gennaio, poi è stato scarcerato dal tribunale del riesame, anche se resta in galera per altri reati: alla sua famiglia è stata assegnata dal Comune di Napoli una delle nuove case destinate agli abitanti delle Vele. Alla faccia di norme, giuramenti e proclami, il suo è uno dei casi che dimostra come i malavitosi continuino ad allungare le mani sul patrimonio degli enti pubblici grazie al collaudato meccanismo delle occupazioni abusive e della successiva immancabile sanatoria.


Quello che riguarda Francescone e la sua famiglia è uno dei tre provvedimenti che i funzionari dell’ufficio casa non avevano voluto firmare, ma il parere dell’avvocatura comunale ha dato torto ai dipendenti e l’assegnazione è stata alla fine fatta dalla dirigente del settore. E adesso si rischia che altri pregiudicati possano ottenere lo stesso beneficio. 
La storia è lunga e, come tutte quelle che hanno a che fare con la burocrazia, a tratti anche noiosa. Ma, con un po’ di pazienza, aiuta a capire come la malavita riesca a dominare nella cosiddetta edilizia popolare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero