Beni immobili, conti bancari e quote societarie per un valore di circa 40 milioni sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza e dagli agenti della questura di Napoli...
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Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Borrelli, il potente clan operante nella zona a nord di Napoli avrebbe riciclato, tramite terzi, ingenti somme di denaro in attività economiche. Il decreto di sequestro eseguito oggi, si legge in una nota della Procura, rappresenta lo sviluppo di un'altra indagine che nel novembre scorso ha portato al sequestro di altri beni.
Tra i beni sequestrati ci sono lo Stelle Hotel di Napoli, l'hotel Sole di Verona, la società Crusado con sede nel Tarì di Marcianise, la gelateria Gelcom di Taranto, ville a Ischia e in Abruzzo, altre abitazioni tra Napoli, Caserta e Taranto e decine di conti correnti.
Le indagini hanno svelato i rapporti tra il clan Mallardo, Gaetano Esposito - il noto gioielliere già arrestato un anno fa per il riciclaggio di ingenti somme del clan - e la famiglia Cozzolino, proprietaria di un complesso aziendale operativo nel settore alberghiero e della ristorazione, in quello tecnologico e nella creazione e produzione di gioielli. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero