Un 24enne albanese residente a Monza è stato rinviato a giudizio con l'accusa di violenza sessuale continuata, sequestro di persona, lesioni e atti persecutori, dopo la...
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La decisione è stata presa stamane dal Gup del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci, al termine dell'udienza preliminare a carico del 24enne, in carcere dallo scorso 29 maggio. «Siamo soddisfatti della decisione del giudice, la prima udienza del processo in rito ordinario è prevista per il prossimo 13 febbraio» ha commentato l'avvocato Roberta Succi, che rappresenta la giovane. Il gup si è riservato sull'istanza per gli arresti domiciliari presentata dagli avvocati della difesa.
La studentessa, dopo aver passato anni vittima di disturbi alimentari e attacchi di panico, come ha reso noto il suo legale, lo scorso febbraio aveva trovato il coraggio di denunciare l'ex fidanzato, raccontando di aver subito violenze psicologiche, fisiche e sessuali, iniziate quando era ancora minorenne, tra il settembre 2012 e la fine del 2013. «Quando la chiuse in cantina per tre giorni - ha spiegato il suo avvocato Roberta Succi - le diede solo un bicchiere di acqua e una fetta di pane e nutella al d. Poi la liberò dicendo che la punizione era finita». A seguito di quell'episodio la relazione tra i due giovani si interruppe, nonostante un tentativo di riavvicinamento nel 2015. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero