La conferma ai sospetti della procura di Rieti arriva dalla prima mappatura eseguita dai Vigili del fuoco nell'area colpita dal terremoto: la maggior parte degli edifici che...
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LE ANOMALIE
Ma dalla prima, provvisoria, valutazione dei Vigili del fuoco, chiamati a verificare le condizioni dei palazzi rimasti in piedi, emerge anche un quadro drammatico della situazione e delle prospettive che si annunciano per i residenti e gli sfollati. Cifre impressionanti: nel comune di Amatrice un immobile su due è inagibile, mentre sono centinaia gli edifici di valore storico artistico da mettere in sicurezza e migliaia le opere d'arte da salvare.
Aumenti di cubatura non autorizzati, interventi interni negli appartamenti, come la demolizione di tramezzi o lo spostamento di muri. E ancora ristrutturazioni che hanno caricato i pilastri portanti di un peso eccessivo, oppure edifici recuperati senza tener conto delle norme antisismiche, come, con ogni evidenza, è avvenuto per la scuola Romeo Capranica di Amatrice. Ristrutturata nel 2012 e ridotta in macerie dalle scosse. Sono i risultati della prima mappatura stilata dai Vigili del fuoco sugli immobili pubblici e privati.
IL FASCICOLO
La relazione è ancora parziale ma, nelle prossime settimane, quando sarà completata sarà consegnata alla procura di Rieti che ha già aperto un fascicolo e dovrà accertare eventuali responsabilità. Già dopo un primo sopralluogo, a poche ore dal terremoto, il procuratore Saieva aveva rilevato una serie di anomalie tra le macerie, oltre a quelle che riguardano il crollo di edifici pubblici restaurati da poco. Tetti intatti crollati sopra fragili strutture.
Il quadro drammatico emerge invece dallo screening dei palazzi rimasti in piedi: la zona di Amatrice è totalmente inagibile e deve essere integralmente messa in sicurezza. Un quadro quasi analogo riguarda la condizione degli immobili di Accumoli. Ma se la situazione era evidente dalle immagini per i due comuni più colpiti, le prime verifiche dei Vigili del fuoco tracciano un quadro da emergenza nei comuni limitrofi. Secondo i rilievi, nel comune di Amatrice un immobile su due è stato ritenuto fatiscente. La situazione risulta meno drammatica nelle Marche dove però la mappatura non è ancora stata conclusa.
Sono 350 circa gli edifici di interesse storico e artistico che i Vigili del fuoco dovranno mettere in sicurezza, un migliaio le opere d'arte da recuperare sotto le macerie o all'interno di edifici ritenuti inagibili.
IL PATRIMONIO
Una prima ricognizione era stata fatta dai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio artistico, 50 edifici sono risultati in condizioni molto gravi o crollate. Ad Amatrice sono ridotti in macerie la basilica di San Francesco, quella di Sant'Agostino, l'Arco di San Francesco, la chiesa San Giovanni. A Urbino sono state rilevate alcune lesioni alle mura del Duomo, mentre ad Arquata del Tronto è crollata la torre medievale. Ma ai vigili che, da martedì scavano ininterrottamente e hanno prestato soccorso ai feriti, spetterà anche il compito di recuperare le opere d'arte tra i calcinacci: quadri, statue, crocifissi, o di spostarli dagli immobili che risultano inagibili.
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Il Messaggero