Non riusciva a tollerare la conversione al buddismo della moglie. E perciò si è ribellato minacciandola con una sciabola dalla punta acuminata. ...
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È l’incredibile storia di un cinquantanovenne che vive a Rimini, riportata da Il Resto del Carlino. «Io ti taglio a metà» avrebbe detto alla consorte brandendo l’arma bianca. Un’altra volta ha usato un grosso coltello da cucina: gliel’ha puntato al torace gridandole «ti faccio fare una brutta fine».
Scene di violenza che si sono tradotte in schiaffi e insulti continui subiti dalla donna. L’uomo avrebbe riferito che da quando la donna si era convertita al buddismo era cambiata. Era diventata insopportabile, dice lui che ha provato in tutti i modi a farle cambiare idea. I soprusi sono continuati per anni.
Lei era arrivata a temere per la propria vita e si chiudeva in camera da letto. Lui la costringeva a rimanere in pigiama tutto il giorno per non farla uscire di casa. Alla fine lei si è decisa a lasciarlo e lui ha perso la residenza in quella casa. Ma non ha mollato la presa: si è trasferito in garage sperando di poter tornare un giorno a vivere insieme e ha continuato con la sfilza di minacce.
La donna non ha potuto far altro che rivolgersi alle forze dell’ordine e denunciarlo. Ora l'uomo si ritrova indagato per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Il giudice gli ha notificato l’obbligo di tenersi lontanto dalla ex convivente per almeno 500 metri e di non comunicare più con lei che ora può tirare un sospiro di sollievo e dedicarsi alle pratiche zen. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero