Mogadiscio, autobomba esplode vicino alla sede dell'Unione Africana: 13 morti

Mogadiscio, autobomba esplode vicino alla sede dell'Unione Africana: 13 morti
Mogadiscio ancora una volta sotto attacco Shabaab. È di almeno 13 morti il bilancio, ancora provvisorio, del duplice attentato che ha scosso questa mattina la capitale...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Mogadiscio ancora una volta sotto attacco Shabaab. È di almeno 13 morti il bilancio, ancora provvisorio, del duplice attentato che ha scosso questa mattina la capitale somala. Gli attacchi, rivendicati dal gruppo fondamentalista somalo legato ad al Qaida, hanno preso di mira le forze della sicurezza e dell'Unione Africana (Ua) vicino all'aeroporto, scrive Al Jazeera. Le azioni di guerriglia armata sono state condotte con l'ausilio di due autobomba guidate da kamikaze. Una prima esplosione ha colpito l'entrata della base Ua, che si trova non lontano dall'aeroporto internazionale della capitale, mentre la seconda si è verificata vicino ad un checkpoint delle forze governative somale.


Un giornalista della tv satellitare qatariota ha parlato di un via vai di ambulanze verso l'ospedale con a bordo i feriti, e del fumo bianco provenire dalla zona delle esplosioni. Con una rivendicazione apparsa sul web, Abdulaziz Abu Muscab, portavoce degli al Shabaab, ha rivendicato l'azione terrorista affermando che i «Mujahideen hanno preso di mira Halane, base delle forze straniere che occupano il Paese musulmano». Nel corso dell'ultimo anno sebbene gli Shabaab siano stati costretti alla ritirata dalle principali città somale, grazie all'offensiva guidata dalle forze dell'Ua, non si fermano le loro azioni di guerriglia. Il duplice attentato odierno è infatti solo l'ultimo di una lunga serie di azioni condotte dai fondamentalisti somali. Lo scorso 25 giugno i miliziani fecero una strage in un hotel nel centro di Mogadiscio con un bilancio di almeno 15 morti e 25 feriti. I miliziani si asserragliarono nell'edificio e presero in ostaggio un numero imprecisato di ospiti, fino all'intervento della polizia che dopo una furiosa battaglia mise fine all'assedio.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero