Fratelli Cesaro, il ministro Orlando avvia un accertamento sul giudice del collegio

L'area Pip sotto sequestro
Il ministro della giustizia Andrea Orlando, tramite l'ispettorato, ha avviato accertamenti preliminari sulla vicenda che coinvolge Giuseppe Cioffi, il presidente del collegio...

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Il ministro della giustizia Andrea Orlando, tramite l'ispettorato, ha avviato accertamenti preliminari sulla vicenda che coinvolge Giuseppe Cioffi, il presidente del collegio del tribunale di Napoli che dovrà giudicare Aniello e Raffaele Cesaro, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. I due sono fratelli di Luigi Cesaro, parlamentare uscente e candidato alle prossime elezioni con Forza Italia. Cioffi è stato immortalato in alcune foto mentre partecipava a un recente meeting di Forza Italia. Aniello e Raffaele Cesaro sono imputati di concorso esterno in associazione mafiosa per presunti rapporti con la camorra rispetto alla vicenda del piano di insediamento produttivo di Marano. L'inchiesta è condotta dai pm Mariella Di Mauro e Giuseppe Visone sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli. Cioffi è stato ritratto in alcune foto insieme a esponenti di Forza Italia lo scorso ottobre durante gli Stati Generali del partito a Ischia. Le immagini sono state pubblicate da Repubblica. «Non ho mai preso parte alla convention - si è difeso Cioffi -. Mi sono solo trovato il giorno dopo a prendere un caffè con alcuni amici presso il bar dell'albergo dove si era tenuto il meeting». Ora il ministro ha chiesto all'ispettorato di intervenire con accertamenti preliminari finalizzati a verificare la terzietà del giudice rispetto ai soggetti che è chiamato a giudicare.


«Degli accertamenti avviati dal ministro Orlando non so nulla, ma di certo sto tranquillo dal punto di vista giuridico. Mai conosciuto o frequentato i Cesaro, per cui non ho motivo di astenermi al processo che li riguarda». Il magistrato del Tribunale di Napoli Nord Giuseppe Cioffi ribadisce la versione già resa ieri anche attraverso un comunicato emesso dall'Associazione magistrati (Anm) di Napoli Nord, di cui è stato presidente. «Non ho mai partecipato alla Convention - ripete Cioffi - mi sono trovato nell'albergo il giorno dopo, dove mi sono fatto fotografare con alcuni amici (tra cui l'ex consigliere circoscrizionale forzista Francesco Salerno, ndr) essendo a Ischia per un fine settimana. Non ho mai fatto politica e dal punto di vista del diritto mi sento a posto. Non so se il Consiglio superiore della magistratura (Csm) interverrà, ma non vedo su quale basi». «La norma del codice di procedura penale che parla di astensione dal processo - aggiunge il magistrato - prevede una casistica molto chiara, e io non vi rientro non avendo rapporti con i Cesaro o con loro familiari». «Di certo - conclude il magistrato - sto seriamente pensando di procedere dal punto di vista legale a tutela della mia immagine, perché ciò che è stato riportato non corrisponde al vero. Si tratta di un esempio di informazione non corretta».


«Sul giudice Cioffi mi sono mosso quando sono emersi elementi». Così il ministro della Giustizia Andrea Orlando rispondendo a margine di un convegno alla domanda se non sia grave che la vicenda che coinvolge il magistrato chiamato a giudicare i fratelli Cesaro sia emersa quando le liste elettorali erano ormai chiuse. Quanto alle giustificazioni addotte dal giudice «non sono io che devo valutare, le verifiche spettano all'ispettorato», ha detto il ministro che ha chiesto di avviare accertamenti preliminari. «È una prassi consolidata - ha spiegato Orlando - avviare accertamenti se ci sono profili dubbi, anche a garanzia di tutti i soggetti coinvolti».
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Il Messaggero