Stop alle bottigliette d'acqua di plastica in uffici e palazzi pubblici: insomma, dovrà essere usata l'acqua del rubinetto oppure quella, non sempre comoda, nelle...
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Quindi, secondo il ministro, «non è soggetta al mercato unico» e «va mantenuto il monitoraggio pubblico sui privati». Costa è intervenuto nell'ambito del dibattito avviato dal Consiglio Ue sulla revisione della direttiva acque potabili in base alla proposta presentata dalla Commissione europea il primo febbraio scorso.
La bozza, che ha l'obiettivo di rendere l' acqua dal rubinetto più sicura e accessibile, e i cittadini più consapevoli per risparmiare su bollette e bottiglie di plastica, prevede modifiche delle regole per i materiali da costruzione a contatto con l' acqua potabile che la Commissione suggerisce di modificare per motivi di mercato interno.
«Per l'Italia - ha dichiarato Costa - l' acqua non è soggetta al mercato unico perché è bene comune». In questo quadro, va mantenuto «il monitoraggio pubblico sui privati», ha detto il ministro, proponendo anche di «vietare le confezioni di plastica negli edifici pubblici». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero