Minaccia di morte la figlia perché troppo occidentale, tunisino denunciato a Rimini

Minaccia di morte la figlia perché «troppo occidentale», tunisino denunciato a Rimini
I fatti risalgono alla fine di agosto, quando una giovane disperata chiama il 113 perché il padre l’aveva appena picchiata e minacciata di morte. «Ti pianto un...

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I fatti risalgono alla fine di agosto, quando una giovane disperata chiama il 113 perché il padre l’aveva appena picchiata e minacciata di morte. «Ti pianto un coltello in pancia se non la smetti», gli ripeteva il genitore. Quando gli agenti sono arrivati sul posto la situazione era già al limite. L’uomo era fuori controllo e continuava ad inveire contro la ragazza. Nessuno riusciva a calmarlo. A quel punto la figlia ha capito che l’unica cosa da fare era denunciare tutto e andare via di casa.


Perché il padre ha agito così. L'uomo non voleva che la figlia vivesse «all’occidentale». L’ennesimo pestaggio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso con la ragazza che ha trovato il coraggio di ribellarsi e ha chiamato la polizia. Dopo aver raccontato tutto. E così il padre, un tunisino di 50 anni, è stato denunciato a piede libero per minacce. La ragazza, 20 anni, ora è ospite della struttura di un’associazione che si batte contro la violenza sulle donne. 

«Non posso più andare avanti così», ha raccontato agli investigatori della squadra mobile. La giovane, è nata e vissuta a Rimini, e voleva fare la vita che facevano tutte le sue amiche. Uscire con gli amici, andare al cinema, a ballare. Ma gli scontri con il padre ogni giorno aumentavano sempre più. La controllava passo dopo passo anche quando andava in palestra, vietandole di frequentare persone di sesso maschile. In caso contrario, sarebbe morta.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero