I militari della Nato in Kosovo ricordano le vittime di Parigi in un libro di messaggi

I militari della Nato in Kosovo ricordano le vittime di Parigi in un libro di messaggi
In Kosovo i militari della missione Nato Kosovo Force, rappresentanti di 31 nazioni, ricordano le vittime dell’attentato in Francia. In un libro, nel Quartier Generale, a...

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In Kosovo i militari della missione Nato Kosovo Force, rappresentanti di 31 nazioni, ricordano le vittime dell’attentato in Francia. In un libro, nel Quartier Generale, a Pristina, sono stati raccolti i messaggi di quanti hanno rivolto il proprio pensiero al popolo Francese e a tutte le persone coinvolte.




Tre giorni fa il comandante della forza multinazionale Kfor, il generale di divisione Guglielmo Luigi Miglietta, ha ricevuto il Comandante del Comando Interforze Alleato di Napoli (Joint Force Command Naples), l’ammiraglio Mark Ferguson e il suo vice, tenente generale Alain J. Parent.



I due alti rappresentanti del comando Nato sono stati aggiornati sull’attuale situazione politica in Kosovo, i flussi migratori che stanno interessando l’intera area balcanica e la minaccia del terrorismo legata ai «foreign fighters». Il Joint Regional Detachment (Jrd) è un’Unità multinazionale di Kfor con il compito di stabilire e mantenere costanti relazioni, basate sulla reciproca conoscenza e fiducia, con la popolazione, le autorità locali, le istituzioni religiose e le organizzazioni internazionali presenti nella propria area di responsabilità. Lo scopo di questa attività è di osservare e interpretare le dinamiche politiche, sociali, economiche e della sicurezza nella zona, fornendo in tal modo a Kfor una situazione aggiornata di ciò che accade in Kosovo. Queste attività vengono condotte dai Liasion Monitoring Team (LMT), che sono le pedine operative dei Jrd. Le altre forze impegnate su tutto il territorio del Kosovo sono i due Multinational Battle Group, unità cinetiche che operano principalmente a Nord del Kosovo, lungo la linea di demarcazione amministrativa con la Serbia.



Kfor, che rappresenta il terzo attore responsabile della sicurezza in Kosovo, in aderenza al mandato e alla risoluzione Onu 1244, è una forza multinazionale di circa 5 mila uomini di 31 differenti nazioni, pronta a intervenire, se necessario, per ripristinare la libertà di movimento e garantire un ambiente sicuro su tutto il territorio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero