Approfittava del suo lavoro nel mondo della moda per abusare di giovani indossatrici. Per questa vicenda, un fotografo franco-algerino di 50 anni è stato condannato a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le indagini erano scattate nell'aprile del 2015, quando una studentessa serba di 26 anni e una hostess croata trentenne, che nel tempo libero lavoravano come indossatrici, avevano denunciato di essere state molestate dal fotografo. Secondo l'accusa, l'uomo, tra marzo e aprile del 2015, con la scusa di dover realizzare dei servizi fotografici nella sua abitazione-studio in zona Niguarda, a Milano, avrebbe stordito le modelle facendo bere loro «ingenti quantitativi» di alcol e le avrebbe poi costrette a subire palpeggiamenti, toccamenti e altri abusi.
Gli inquirenti hanno contestato al cinquantenne almeno cinque episodi di violenza sessuale. Il fotografo è anche accusato di violenza privata per aver impedito a una delle ragazze di uscire dallo studio dopo averla molestata. Questo fatto è stato riqualificato dal giudice nel reato, più grave, di sequestro di persona. L'uomo era imputato anche per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: avrebbe organizzato, in almeno due occasioni, incontri sessuali a pagamento. Dalle indagini è emerso che avrebbe intascato circa il 40 per cento della somma pagata dai clienti alle ragazze. Avrebbe incassato circa 600 euro tra novembre 2013 e gennaio 2014. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero