Milano, aggredisce uno spettatore davanti ai figli durante Inter-Fiorentina: ultrà in manette

Milano, aggredisce uno spettatore davanti ai figli durante Inter-Fiorentina: ultrà in manette
Ha aggredito un tifoso interista che era andato allo stadio insieme a moglie e figli per seguire il match contro la Fiorentina. Per questo motivo, un diciannovenne, ultrà...

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Ha aggredito un tifoso interista che era andato allo stadio insieme a moglie e figli per seguire il match contro la Fiorentina. Per questo motivo, un diciannovenne, ultrà della curva nerazzurra, è finito in manette per lesioni. E' successo domenica 20 agosto allo stadio Meazza di Milano. Per il giovane è scattato anche il Daspo. L'aggressione è avvenuta nel corso del primo tempo della partita, intorno alle 20.50. La vittima aveva chiesto agli ultrà di abbassare una bandiera di grandi dimensioni che ostruiva la vista.


La reazione del tifoso è stata delle peggiori: ha raggiunto il quarantenne insieme ad altre persone - al momento ignote - e, dopo averlo insultato, l'ha colpito al volto con dei pugni. La figlia della vittima, di 10 anni, è rimasta lievemente ferita: ha riportato una contusione al ginocchio sinistro, giudicata guaribile in dieci giorni. Il padre, medicato nell'ambulatorio dello stadio, ha riportato contusioni alla testa con prognosi di 12 giorni.

I poliziotti della Digos, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, hanno bloccato l'aggressore mentre la partita era ancora in corso. Il diciannovenne è finito in manette per lesioni personali aggravate, perché commesse in occasione di manifestazione sportiva. La fedina penale dell'ultrà è già appesantita da una denuncia «per possesso di artifizi pirotecnici in occasione di una partita giocata dall'Inter nel 2015, ed è un noto membro del gruppo ultras Milano Nerazzurra», spiegano gli investigatori. Il questore di Milano, quindi, ha adottato nei confronti del tifoso arrestato un provvedimento Daspo con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per la durata di 5 anni e con divieto di accedere a tutti gli impianti sportivi del territorio nazionale e degli altri Stati membri dell'Unione Europea, dove si disputeranno manifestazioni calcistiche delle maggiori competizioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero