Un boato terrificante, dallo Stadera al Ticinese, da Porta Romana alla Barona: per chilometri quadrati si è udito stamani a Milano. Nelle abitazioni circostanti sono...
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«È saltata una palazzina di nuova costruzione, da giorni, lì vicino, è aperto un cantiere di scavi», racconta Alberto, residente di via Bonghi. «Abbiamo sentito un boato incredibile, la prima cosa a cui abbiamo pensato era l'esplosione di una bomba, un attentato, oppure un incidente aereo», racconta Maria, che al momento della tragedia stava facendo colazione col marito e il figlio di cinque anni. All'interno della palazzina, in una stradina privata che taglia via Carcano, i vigili del fuoco continua a scavare sotto le macerie; abitanti, giornalisti e operatori tv, nelle strade vicine, assistono al continuo via vai di mezzi del pronto soccorso e di carabinieri e polizia.
«Ho sentito odore di gas, fortissimo poi il botto»: così Andrea Rizza, un carpentiere di 27 anni che era ospite di amici nella palazzina di fronte a quella dove questa mattina è avvenuta un'esplosione, ha descritto la deflagrazione. «A venti metri in linea d'aria da quel palazzo l'esplosione è stata terribile», ha raccontato. Miracolosamente illeso, Andrea è stato svegliato «da un sasso finito sulle sue gambe». La stanza dove dormiva è stata devastata. «Mi sono affacciato e ho visto la bambina che camminava sulle macerie. È stato a quel punto che ho capito».
«Io penso in una situazione di guerra cosa deve essere, visto che sono situazioni all'ordine del giorno». È questo il primo commento di una signora che vive al settimo piano di un condominio in via Pezzotti, proprio di fronte all'edificio sventrato da un'esplosione questa mattina in via Porto Ferraio. Dal balcone dell'appartamento si possono vedere le macerie del palazzo e la signora racconta che l'esplosione è stata talmente forte che «è crollato un faretto del corridoio e si sono rotti i vetri della finestra del solaio». Poco dopo l'esplosione, racconta ancora la donna, «ho visto i vigili del fuoco che tiravano fuori un uomo dalle macerie, sembrava ancora vivo. Poco dopo l'esplosione sono uscita a fare la spesa e hanno cominciato a tremarmi le gambe», ha concluso.
Andrea Gibella si trovava in un bar tabacchi quando ha sentito l'esplosione che ha devastato una palazzina in via Brioschi a Milano. «Sono corso subito verso lo stabile - racconta - e mi sono fatto aprire da gente che era scesa dabbasso: dall'appartamento sventrato ho visto una bambina che andava avanti e indietro, spaventatissima.
Il Messaggero