Milano, uccisa con tre coltellate in casa: era mamma di due bimbi. Arrestato il convivente

Foto di repertorio
È stata trovata in bagno, a terra; l'addome squarciato da tre colpi d'arma da taglio nella sua casa, in via Santini a Parabiago, nel Milanese. La donna, 33 anni,...

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È stata trovata in bagno, a terra; l'addome squarciato da tre colpi d'arma da taglio nella sua casa, in via Santini a Parabiago, nel Milanese. La donna, 33 anni, Simona Forelli, casalinga, madre di due figli di sei e 17 mesi, è morta poco dopo essere stata trovata dalla madre che era andata a farle visita. In casa mancava il convivente della vittima, un pakistano di 35 anni, Zhair Sadigue che vive di lavori saltuari come i volantinaggi. L'uomo ha vagato per circa un'ora nelle vie del centro del milanese e si è presentato dai carabinieri, in stato confusionale, cercando di spiegare che cosa aveva fatto.


La coppia - hanno ricostruito gli inquirenti - nel pomeriggio ha litigato. Sembra che non fosse la prima volta, e che Simona volesse quindi interrompere il rapporto: l'uomo ha impugnato allora un grosso coltello da cucina al culmine della lite, con il quale ha colpito la convivente tre volte. Ancora non è chiaro se, oltre alla madre, sia intervenuta anche una vicina, spaventata per le urla che sentiva provenire dall'appartamento. I presenti hanno cercato di rianimare la donna accoltellata, che però, non ce l'ha fatta.

Troppo gravi le ferite. Il convivente si è allontanato, ha vagato per un pò in paese poi è tornato nell'abitazione è qui ha trovato ad attenderlo i carabinieri di Legnano. È stato subito portato nella caserma dei carabinieri di Legnano, dove è stato sottoposto dai militari a un decreto di fermo come indiziato di delitto. Non è ancora chiaro quale sia stato il motivo scatenante della lite che si è trasformata in tragedia, peraltro nella casa in cui erano presenti anche i bambini piccoli. Nell'appartamento sono intervenuti anche i militari della squadra rilievi del Nucleo investigativo di Monza, coordinati dal pm di Busto Arsizio, Maria Cristina Ria, e dal procuratore della cittadina del Varesotto, Gian Luigi Fontana.
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Il Messaggero