Dieci anni di carcere, che sarebbero stati quindici senza lo sconto di un terzo previsto dal rito abbreviato. È la pena inflitta dal gup di Milano a Edgar Bianchi, barman...
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Quel giorno, infatti, abusò di una 13enne sul pianerottolo di un palazzo, mentre l'adolescente tornava a casa. «Voglio essere curato, perché da solo non ce la faccio», ha ribadito stamani al giudice Anna Laura Marchiondelli prima del verdetto, come aveva già fatto davanti al gip dopo l'arresto, l'imputato, difeso dal legale Paolo Tosoni e che di fronte ai genitori della ragazzina, parti civili e presenti in aula, ha provato anche a chiedere «scusa». La sentenza ha confermato l'impianto accusatorio del pm Gianluca Prisco, che aveva ottenuto la confessione, chiesto 9 anni e 4 mesi di reclusione e che subito dopo l'arresto della Squadra mobile aveva aperto un altro fascicolo per verificare se l'uomo fosse l'autore anche di altre violenze rimaste irrisolte. Bianchi era stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 14 anni e 8 mesi per violenza sessuale, tentata violenza sessuale, violenza privata, lesioni e atti osceni in luogo pubblico, per un ventina di episodi commessi a Genova, in particolare tra il 2005 e il 2006, anno in cui poi venne arrestato.
La pena era stata ridotta a 12 anni in appello e alla fine, tra indulto e liberazione anticipata, ha scontato 8 anni ed è tornato libero quattro anni fa.
Il Messaggero