L'emergenza migranti continua nell'est europeo. L'Ungheria ha richiamato i riservisti per «gestire la situazione dell'immigrazione di massa». Lo riportano i...
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Il premier serbo Aleksandar Vucic ha chiesto al collega ungherese Viktor Orban di riaprire al più presto il valico di frontiera serbo-ungherese di Horgos, strategico trovandosi lungo l'autostrada fra Belgrado e Budapest. «Per la chiusura abbiamo già subito un ingente danno economico», ha detto Vucic ai giornalisti. A Horgos nei giorni scorsi, davanti alla barriera anti-immigrati che corre lungo il confine, si erano registrati duri scontri fra profughi e polizia ungherese con un bilancio di 300 feriti.
Ieri quaranta agenti croati entrati in Ungheria su un treno con mille migranti sono stati disarmati e registrati dalle autorità ungheresi. Il macchinista del treno è stato posto sotto la custodia della polizia e i migranti sono stati portati in un centro di registrazione. Il portavoce del governo ha smentito una dichiarazione del governo di Lubiana che sosteneva che il trasporto di migranti in Ungheria fosse stato concordato. Sono arrivati - ha detto il portavoce - senza nessuna consultazione.
La polizia slovena ha cominciato stamani a far entrare nel Paese gruppi di migranti in attesa alla frontiera con la Croazia, in corrispondenza del valico di Rigonce-Harmica. Ieri sera a tale punto di passaggio vi erano stati incidenti, con la polizia slovena che aveva sparato gas lacrimogeni contro gruppi di profughi che avevano forzato il cordone di agenti per entrate in Slovenia. Una decina di migranti erano rimasti feriti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero