Migranti, Spagna attacca Salvini: «Danneggia l'Europa». La replica: «Non rispondo a insulti»

Migranti, Spagna attacca Salvini: «Danneggia l'Europa». La replica: «Non rispondo a insulti»
«Salvini fa una politica non solo a spese della Spagna, ma di tutta l'Europa. Con la sua politica di isolamento lede l'idea europea». Lo dice, in...

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«Salvini fa una politica non solo a spese della Spagna, ma di tutta l'Europa. Con la sua politica di isolamento lede l'idea europea». Lo dice, in un'intervista pubblicata dall'Handelsblatt on line, il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell. Il titolare della diplomazia spagnola risponde di non avere contatti con il governo italiano, e definisce «brutale» la politica di isolamento di Roma.


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Alla constatazione del giornalista che anche la Germania sta realizzando una politica diversa dall'accoglienza dimostrata nel 2015, scaricando il lavoro su Turchia e Ungheria, Borrell risponde: «può darsi che sia così in un certo senso. Ma questo non cambia la circostanza che in Europa, al momento, dominino due diverse narrative: da un lato paesi come Ungheria, Polonia, Italia e Austria, che vogliono alzare nuovi muri ai loro confini nazionali, e più alti sono, meglio è. Dall'altro lato ci sono Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Si sforzano di trovare una strada comune. Anche loro dicono, 'non possono venire tuttì. Ma sono convinti che le frontiere non si possano semplicemente rafforzare, ma che si debba gestire i flussi migratori e guidarli in canali ordinati».

Il ministro tuttavia sostiene di non essere spaventato all'idea che la Spagna diventi una 'nuova Italià: «In Italia negli ultimi tre anni sono arrivati 656 mila migranti illegali. In Spagna quest'anno, finora, ne sono arrivati 25 mila. Si tratta di una dimensione molto diversa». «Era chiaro che la Spagna avrebbe sostituito l'Italia come meta dopo la brutale politica di isolamento del nuovo ministro dell'Interno dell'Italia - aggiunge -. E può darsi che arriveranno ancora più migranti in Spagna». Per il ministro serve «una politica solidale e unita dell'Ue, che metta ordine nei flussi dei profughi».


«Non rispondiamo a insulti da parte di governi e ministri favorevoli ad un'immigrazione fuori controllo». Così il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. «Noi - aggiunge - ci teniamo alla sicurezza, alla cultura e all'identità dei popoli europei». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero