Migranti, nave di Ong tedesca sequestrata a Lampedusa: «Presunti contatti con scafisti»

Investigatori del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Trapani e del Nucleo speciale d'intervento della Guardia Costiera hanno eseguito il sequestro preventivo...

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Investigatori del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile di Trapani e del Nucleo speciale d'intervento della Guardia Costiera hanno eseguito il sequestro preventivo della nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet fermata questa notte al largo di Lampedusa dalla Guardia Costiera italiana. Il sequestro preventivo è stato disposto dal gip del tribunale di Trapani Emanuele Cersosimo. L'ipotesi di reato è favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.


Nell'inchiesta trapanese per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina sono stati anche utilizzati investigatori sotto copertura. In particolare, uno avrebbe lavorato sulla nave Vos Hestia che opera per conto di Save the Children. È scritto nel decreto di sequestro della Iuventa. Secondo le indagini, gli operatori della Iuventa avrebbero consentito a persone che operavano al confine delle acque territoriali libiche di recuperare tre imbarcazioni utilizzate dai migranti per la partenza dalle coste nordafricane, una delle quali riutilizzata il 26 giugno per un'altra partenza. L'agente sotto copertura con lo zoom della propria macchinetta fotografica ha visto che una piccola imbarcazione (Rhib) della Iuventa hanno trainato verso le coste libiche le tre imbarcazioni lasciandole alla deriva. Imbarcazioni quindi che sono state poi recuperare da chi ha organizzato altri viaggi. Nelle riunioni operative sui salvataggi invece, scrivono gli inquirenti, viene sempre raccomandato a chi interviene (sia militari che ong) di rendere inutilizzabili i natanti utilizzati per trasporto migranti.

«Le indagini, avviate nell'ottobre del 2016 e condotte con l'utilizzo di sofisticate tecniche e tecnologie investigative, hanno consentito di raccogliere elementi indiziari in ordine all'utilizzo della motonave Iuventa per condotte di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina», spiegano gli investigatori, sottolineando come la nave sia «stabilmente dedita al soccorso di migranti in prossimità delle coste libiche ed al loro trasbordo su altre navi sempre in acque internazionali, permanendo abitualmente nel mare libico, in prossimità delle acque territoriali del paese africano». 

Primo giro di vite nei confronti delle ong che soccorrono migranti nel Mediterraneo dopo il codice di comportamento predisposto dal Viminale, che è stato sottoscritto solo da tre organizzazioni. La nave Iuventa della ong tedesca Jugend Rettet, che non ha firmato il protocollo, era stata bloccata in nottata al largo di Lampedusa dalla Guardia costiera italiana, che l'ha scortata fino al porto.

Dalla nave erano stati fatti scendere due siriani, accompagnati nel Centro di prima accoglienza dell'isola. I due migranti erano stati trasferiti in precedenza a bordo della nave della ong tedesca proprio da una delle unità militari italiane impegnate nelle operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo. Per scortare in porto la Iuventa sono intervenute diverse motovedette della Guardia costiera, con un grande spiegamento di forze dell'ordine anche sulla banchina.


La ong Jugend Rettet, fondata nel 2015 da giovani dell'alta e media borghesia tedesca che hanno scelto di salvare i migranti in fuga dalle guerre e dalla fame, aveva acquistato due anni fa la Iuventa nel porto di Endem, in Germania, trasformando quel vecchio peschereccio in una vera nave adatta a missioni di ricerca e recupero.
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Il Messaggero