Sono almeno 39 i migranti morti annegati dopo che il barcone sul quale si trovavano è naufragato mentre tentava di raggiungere l'isola greca di Lesbos. Tra le vittime...
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Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente perché sono ancora in corso i tentativi di raggiungere il relitto del barcone di 17 metri. «Ha colpito le rocce poco dopo essere salpato e purtroppo è affondato. Crediamo che ci siano altri corpi intrappolati nella barca», ha detto il vicegovernatore di Canakkale, Saim Eskioglu. Sono 33 i corpi recuperati fino ad ora.
Notte impegnativa per gli equipaggi delle due motovedette della Guardia Costiera italiana impegnati nel Mar Egeo, su richiesta di Frontex: diversi gli interventi di soccorso durante i quali sono stati salvati complessivamente 46 migranti, tra cui cinque bambini finiti su degli scogli. In particolare, una delle due motovedette italiane, a Kos, ha soccorso 3 gommoni salvando complessivamente 31 migranti. L'altra motovedetta, a Samos, ha salvato 15 persone abbandonate su una scogliera: tra loro 4 donne (una in stato di gravidanza) e, appunto, 5 bambini, tutti di età inferiore ai tre anni. Le operazioni di soccorso, riferiscono al comando generale delle Capitanerie di porto, sono state molto difficili ed impegnative, ma grazie all'intervento dell'equipaggio della motovedetta, dei soccorritori navali (i cosiddetti rescue swimmers) e dei sommozzatori della Guardia Costiera italiana è stato possibile trarre in salvo tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero