«Bisogna distruggere il modello di business dei trafficanti di immigrati ed essere sicuri che i barconi non vengano più usati»: lo ha detto l'Alto rappresentante oper la...
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Smantellare le reti di trafficanti «significa salvare vite», ha poi affermato Mogherini parlando con i giornalisti dopo aver incontrato il Consiglio di Sicurezza. I trafficanti di persone «sono gente che fa soldi sulla disperazione della gente. Sono reti criminali che operano attraverso i confini, che fanno soldi sulle speranze della gente», ha aggiunto.
«Siamo pronti ad agire ma non possiamo agire da soli, abbiamo bisogno di partnership, deve essere uno sforzo comune e globale», ha inoltre sottolineato Mogherini parlando dell'emergenza migranti. «Dobbiamo lavorare in partnership con la Libia per combattere i migranti», ha continuato.
«Il problema dei migranti nel Mediterraneo non è solo un problema umanitario ma un problema di sicurezza. E noi siamo qui per agire e per agire subito, per noi è un dovere morale», ha aggiunto Mogherini.
Per risolvere l'emergenza degli immigrati nel Mediterraneo serve «una solidarietà condivisa, un'azione di lungo periodo, e un'azione immediata», ha quindi ribadito il rappresentante dell'Unione ai membri del Consiglio di Sicurezza. «L'Ue è pronta a fare la sua parte», ha continuato Lady Pesc, «non è sempre stato così, lo so, ma adesso è diverso». «Quella degli immigrati nel Mediterraneo - ha aggiunto - è una crisi dell'Europa, una crisi dell'Africa e una crisi del mondo». «La nostra prima priorità dovrà essere quella di salvare vite umane e agire insieme», ha concluso Mogherini.
«Da Mare Nostrum a Triton l'Italia continua a salvare vite nel Mediterraneo», ha detto il rappresentante speciale del Segretario Generale per le migrazioni Peter Sutherland, avvertendo anche che, se non vengono prese misure urgenti, entro l'autunno ventimila persone potrebbero perdere la vita in mare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero