Un incontro “segreto” tra Conte e Macron per sbloccare l'impasse. Dopo una settimana in mare, la navigazione dei migranti della nave Lifeline potrebbe concludersi...
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E che il governo italiano già rivendica come un successo nel giorno in cui incassa anche un'apertura dalla Commissione europea: «Non è giusto - sottolineano a Bruxelles - che sia solo un Paese dell'Ue a ricevere tutte queste navi. Abbiamo compreso la posizione italiana». La soluzione europea cui si lavorava da giorni ha avuto un'accelerazione durante il colloquio organizzato ieri sera in gran riservatezza tra il premier Giuseppe Conte e il presidente francese Emmanuel Macron - a Roma per una visita ufficiale in Vaticano - ma è maturata soprattutto in una serie di telefonate incrociate tra le cancellerie dell'Ue, con il sostegno di Commissione e Consiglio europeo.
Anche se il premier maltese Joseph Muscat - che pure si intesta «lo sforzo diplomatico per arrivare a un accordo ad hoc» - ancora frena: al momento non è stato dato il via libera all'ingresso della nave in porto. Si attende che tutti gli Stati coinvolti nei colloqui accettino di accogliere in patria la loro quota di passeggeri della Lifeline. La disponibilità per ora è arrivata da Italia, Francia, Portogallo, oltre alla stessa Malta. Germania, Olanda e Spagna starebbero invece ancora valutando.
«Coerentemente con il principio cardine della nostra proposta sull'immigrazione - ha sottolineato Conte dopo avere dato l'annuncio dell'intesa raggiunta con Muscat - l'Italia farà la sua parte e accoglierà una quota dei migranti che sono a bordo». Dalla Lifeline si sono detti soddisfatti del sostegno maltese anche se, in serata, dalla nave facevano sapere di non essere ancora stati autorizzati ad attraccare. Per loro, tuttavia, altri guai potrebbero iniziare proprio una volta sbarcati. La Valletta ha annunciato un'indagine e possibili azioni contro l'equipaggio «che ha ignorato le istruzioni date dalle autorità italiane in accordo con le leggi internazionali».?Parole, pure queste, che suonano come un significativo cambio di tono nei confronti di Roma dopo che nei giorni scorsi da Malta avevano parlato di «vera disumanità» per non aver subito accolto la nave in un porto italiano.
In attesa degli eventi, il ministro degli Interni Matteo Salvini può intanto esultare su Twitter: «E due! Dopo la ong Aquarius spedita in Spagna, ora tocca alla Lifeline che andrà a Malta.
Il Messaggero