«Non possiamo pensare che concentrandoci sulla rotta balcanica si risolva. Teniamo sotto osservazione altre rotte. L'Italia ha qui un ruolo guida nei confronti del Nordafrica»....
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«Non voglio dare l'impressione che sarà una passeggiata, ma sì, sono molto fiducioso che otterremo un accordo sostenibile e solido per tutte le parti. A questo lavoriamo duramente». «Percorsi solitari non possono risolvere la crisi dei profughi in modo duraturo, e vanno sempre solo a carico di altri singoli Stati. Ne sono convinto - ha aggiunto commentando le misure di Vienna e dei Paesi balcanici -. Una soluzione duratura la otteniamo soltanto se europea, coordinata e comune. E abbiamo bisogno di un bilanciamento di interessi con la Turchia». «I capi di Stato e di governo hanno fatto un buon passo avanti verso una tale soluzione - ha concluso -. Adesso non dobbiamo trascurare nella trattativa sui dettagli che riesca un accordo solido».
SPAGNA
La situazione innesca preoccupazioni anche in Spagna: il governo ad interim di Mariano Rajoy ha espresso il timore che la chiusura della rotta dei Balcani possa aprire ai rifugiati una nuova strada nel Mediterraneo che potrebbe investire la Spagna. «Se le porte sono chiuse se ne cercheranno altre, i trafficanti non sono stupidi», ha detto il ministro degli Interni Jorge Fernandez Diaz, alla radio nazionale spagnola. «Finora non si è parlato del Mediterraneo occidentale perché la Spagna sta facendo il suo lavoro», ha aggiunto il ministro.
MAR EGEO
Intanto proseguono gli interventi di soccorso della Guardia costiera italiana nel mare Egeo: la scorsa notte, la motovedetta dislocata a Kos ha tratto in salvo 13 migranti, tra cui un minorenne, di presunte origini pachistane. I migranti si trovavano a bordo di un gommone in difficoltà.
ALBANIA
Inoltre si è appreso che una ventina di poliziotti di frontiera italiani saranno in Albania, dal 15 marzo, per rafforzare le frontiere del Paese. L'invio avviene su richiesta delle autorità di Tirana, nel quadro di un rafforzamento della cooperazione tra Italia e Albania per affrontare la questione della prevenzione del fenomeno migratorio e della sua gestione, in caso di arrivo di flussi, dopo la chiusura della rotta dei Balcani. Sarà Tirana a decidere su quali confini dispiegare i poliziotti italiani. Si apprende da fonti a Bruxelles. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero