Migranti, barcone affonda al largo della Turchia: morti in diciannove tra cui sei bambini

Migranti, barcone affonda al largo della Turchia: morti in diciannove tra cui sei bambini
Ancora morte in mare per i migranti e ancora una strage di bimbi di fronte alle coste della Turchia alla vigilia di Natale. È di 19 vittime, sei dei quali bambini, il...

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Ancora morte in mare per i migranti e ancora una strage di bimbi di fronte alle coste della Turchia alla vigilia di Natale. È di 19 vittime, sei dei quali bambini, il bilancio, del naufragio, questa mattina, al largo di Izmir. Un bilancio ancora provvisorio. La guardia costiera turca ha tratto in salvo 21 persone, ma c'è un numero imprecisato di dispersi e continuano le ricerche di eventuali sopravvissuti. Intanto sono terminate a Porto Empedocle le operazioni di sbarco di 661 migranti (tra cui 103 donne e 12 minori), tratti in salvo dalla nave "Dattilo" della Guardia Costiera in sei diverse operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. I migranti, provenienti in prevalenza da paesi dell'Africa subsahariana, Afghanistan e Pakistan sono in buone condizioni di salute.


Tra i migranti anche 7 presunti scafisti, identificati dal personale della Guardia Costiera e consegnati all'arrivo alla Polizia. E c'è un bel regalo di Natale per Reem Sahwil, la 14enne profuga palestinese che la scorsa estate scoppiò in lacrime di fronte ad Angela Merkel, durante un incontro della cancelliera con i cittadini, per paura di essere rimpatriata. «La ragazza, studentessa modello, ha ottenuto un permesso di soggiorno valido fino al 17 ottobre 2017», ha rivelato la Bild citando fonti dell'amministrazione di Rostock, città portuale del nord della Germania dove Sahwil risiede assieme alla famiglia. Un altro profugo, domani, lancerà un appello al mondo per chiedere aiuto e solidarietà.

È il papà di Aylan, il piccolo trovato morto sulla spiaggia di Bodrum e diventato il simbolo mondiale della tragedia dei migranti, che parlerà alla Tv inglese Channel4 prima del tradizionale discorso di Natale della Regina. «Aprite le porte ai siriani» perchè non «siano più umiliati» dirà - secondo le anticipazioni - Alan Kurdi, ricordando quel suo bambino, morto insieme al fratellino e alla mamma, annegati mentre scappavano dalla guerra e cercavano di raggiungere l'Europa.
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Il Messaggero