Michael Caine, il suo nome d'arte anche nel passaporto per colpa dell'Isis

Michael Caine in una vecchia foto
Michael Caine diventa … Michael Caine. No, non si tratta di un gioco di parole: il celebre attore britannico, recente protagonista di Youth, film di Paolo Sorrentino, ha...

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Michael Caine diventa … Michael Caine. No, non si tratta di un gioco di parole: il celebre attore britannico, recente protagonista di Youth, film di Paolo Sorrentino, ha deciso infatti di trasformare il suo nome d’arte - quello con cui è conosciuto in tutto il mondo - nel suo appellativo anagrafico. Con tanti saluti, insomma, a Maurice Micklewithe, il suo vero nome, che non comparirà più nei documenti d’identità. Il motivo di questa curiosa scelta maturata alla veneranda età di ottantatre anni? La severità dei controlli in aeroporto, che ultimamente stavano dando non pochi grattacapi al due volte interprete premio Oscar.

 
 
“Ho deciso di cambiare quando sono iniziati tutti i problemi con l’Isis - ha rivelato in un’intervista al Sun -. Le guardie aeroportuali mi salutavano con “Ciao Michael Caine” ma poi mi tenevano lì per un’ora quando gli davo il passaporto con su un nome diverso. Quindi l’ho cambiato”.
 
Impiegato per la prima volta dall’artista nel 1954 su suggerimento del suo agente, che lo invitò a sceglierne uno più accattivante, Michael Caine non è stato il solo nome d’arte del leggendario divo di Alfie: in precedenza, infatti, l’attore era stato accreditato come Michael Scott, appellativo abbandonato una sera a Londra davanti a un cinema di Leicester Square. “Ero al telefono col mio manager e mi trovavo di fronte all’Odeon, dove trasmettevano L’ammutinamento del Caine, con Humphrey Bogart, il mio attore preferito. Così gli dissi: “Caine. Mi chiamerò Michael Caine”. Mai scelta fu più azzeccata.
 
 
 
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Il Messaggero