La maledizione di Meribel: 17enne muore dove Schumacher ebbe l'incidente con gli sci

Impianto sciistico di Meribel
Sembra una vera e propria maledizione quella che ha colpito un lussuoso resort di Meribel, sulle Alpi francesi. Un ragazzo inglese di 17 anni è rimasto ucciso durante una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sembra una vera e propria maledizione quella che ha colpito un lussuoso resort di Meribel, sulle Alpi francesi. Un ragazzo inglese di 17 anni è rimasto ucciso durante una vacanza sulla neve con la sua famiglia dopo aver sbattuto con violenza la testa mentre sciava su una pista dalla difficoltà definita moderata. La tragedia si è consumata nello stesso luogo dove nel 2013 fu vittima di un incidente altrettanto grave l’ex campione di Formula 1 Michael Schumacher, che ancora oggi lotta per la sua vita.


Secondo i media locali, i soccorritori avrebbero tentato l’impossibile per rianimare l’adolescente, ma non c’è stato nulla da fare. Il ragazzo sarebbe morto sul colpo. Per altro, la mancanza di grandi quantità di neve e la presenza di temperature ancora miti non hanno permesso di avere una consistente copertura nevosa sulle piste, per cui il giovane, di cui non state diffuse le generalità, sarebbe finito con la testa sul terreno duro. Le autorità hanno intanto aperto una inchiesta per chiarire la vicenda.

L’incidente è avvenuto a meno di due anni di distanza da quello che vide come protagonista, il 29 dicembre 2013, l’ex pilota della Ferrari. Mentre trascorreva le sue vacanze in famiglia nel villaggio in Alta Savoia, il campione tedesco caddè fuori pista. Nonostante l’elmetto che lo proteggeva, continua a combattere tra la vita e la morte. Operato per una emorragia celebrale e dopo essere stato vari mesi in coma, vive ora nella sua casa in Svizzera, trasformata in un vero e proprio centro di riabilitazione, dove è accudito da un team di 15 medici che provvedono a tutte le cure a lui necessarie. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero