Medico distratto dal cellulare sbaglia l'anestesia: paziente rimane sveglio durante l'intervento

Medico distratto dal cellulare sbaglia l'anestesia: paziente rimane sveglio durante l'intervento
Segnate il nome di questo anestetista sul taccuino: Biing-Lin Yin. Se per un qualunque motivo doveste sottoporvi a un'intervento e scopriste che fa parte...

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Segnate il nome di questo anestetista sul taccuino: Biing-Lin Yin. Se per un qualunque motivo doveste sottoporvi a un'intervento e scopriste che fa parte dell'équipe chirurgica che vi opererà, scappate a gambe levate. Il dottore, già tristemente noto per sbagli professionali madornali, ne ha combinata un'altra delle sue.




Biing-Lin Yin, che nel 2011 era finito davanti agli organi di disciplina per un errore durante un parto cesareo e per aver effettuato una trasfusione a un paziente utilizzando una tipologia sbagliata di sangue, lavora come anestesista presso vari ospedali di Sydney, tra cui il Mater Hospital, il Mona Vale Hospital e il Sydney Adventist Hospital. L'ultima volta ha "colpito" al Delmar Private Hospital, nel febbraio 2013, dove ha dosato talmente male l'anestesia da far sì che un paziente di 34 anni, al quale dovevano essere rimosse le tonsille, non si addormentasse e riuscisse a vedere e sentire tutto quello che accadeva durante l'intervento, provando dolore e riportando un fortissimo choc.



Yin non era riuscito a accendere la macchina per amministrare il desflurano e l'uomo, che nel frattempo era in uno stato di paralisi per via di un blocco neuromuscolare, come nel peggiore degli incubi non ha potuto segnalare di essere sveglio. I medici hanno capito che qualcosa non andava quando hanno cominciato a vedere i suoi spasmi e hanno notato che la sua pressione sanguigna aumentava.



Il caso è finito davanti al Medical Council che ha aperto un'inchiesta sulla vicenda e ora ha tratto le sue conclusioni. Il dottor Yin, davanti all'evidenza, ha dovuto chiedere scusa, ammettendo di non essersi comportato in modo professionale visto che stava armeggiando con il cellulare in sala operatoria. La Commissione ha bollato la sua condotta come "grave" e gli ha ordinato di sottoporsi a un tutoraggio e di frequentare un corso sulle cautele da adottare durante l'anestesia. Resta da capire, visti i suoi precedenti, chi mai vorrà più farsi anestetizzare da lui. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero