Qualcuno esce stravolto dall'aula magna di Ortopedia. Le mani sudate, lo sguardo perplesso. «Pretendere di ricordarsi il peso esatto dell'anidride carbonica è...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
IL "FARFALLESE"
Pareri discordanti si inseguono a piazzale Aldo Moro. Eppure anche quest’anno regna un’unica certezza: il futuro non si costruisce passo dopo passo ma si gioca tutto in 100 minuti. Prendere o lasciare. Queste sono le regole. Conta la preparazione certo, ma anche la fortuna. La capacità, ad esempio, di ricordarsi come si pronuncia il “ farfallese”, il lessico per bambini che è comparso come domanda di logica nel test per l’ingresso alla facoltà più gettonata di sempre.
IL RAPPORTO
I sogni sono tanti: 6.618 i candidati totali, alcuni dei quali provenienti dalle zone terremotate, che hanno provato a strappare un posto nelle due università pubbliche di Roma, la Sapienza e Tor Vergata. Il rapporto nella Capitale, quando uscirà la graduatoria nazionale, il prossimo 4 ottobre, sarà di uno a 6. I posti, infatti, messi a bando per Medicina nei due atenei pubblici - fatta esclusione per il Campus Biomedico che ha sostenuto i quiz a fine agosto mettendo a bando 120 posti per 2.318 candidati e il Policlinico Gemelli, 7.860 per 270 posti, con le prove espletate la scorsa primavera - ammontano a 1.066 (9.224 quelli in tutta Italia) cui devono aggiungersi i 108 (908 nazionali) per la facoltà di Odontoiatria. E di fronte a questo rapporto sono tornate ad alzarsi le polemiche sull'utilità dello sbarramento iniziale.
IL LEITMOTIV
Il leitmotiv resta lo stesso: «Questi test spiegava Elisa Marchetti coordinatrice nazionale dell'Udu, l'Unione degli universitari non sono in grado di giudicare gli studenti». E sono gli stessi candidati che, al termine della prova, lo ribadiscono con tono deciso: «Lo sbarramento non dovrebbe esserci all'inizio perché ogni ragazzo dovrebbe esser libero di scegliere». Al netto delle polemiche, tuttavia,l'iter sancito dal ministero è stato rispettato senza intoppi. Le università, dal canto loro, hanno fatto cassa anche stavolta. La Sapienza metteva a bando 864 posti per Medicina e 68 per Odontoiatria i candidati complessivi sono stati 5.457 che hanno devoluto all'ateneo, con la tassa d'iscrizione al test, 245.565 euro. Indotto anche per Tor Vergata che per 1.380 iscritti alle prove - ieri se ne sono presentati 1.161 - ha raccolto 48.300 euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero