Caso Maugeri, Formigoni: «Sentenza ingiusta, amareggiato». Confiscati 6,6 milioni di euro

Caso Maugeri, Formigoni: «Sentenza ingiusta, amareggiato». Confiscati 6,6 milioni di euro
«Ritengo ingiusta la sentenza di oggi e la impugnerò, convinto che la mia piena innocenza sarà alfine riconosciuta». Inizia così la dichiarazione...

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«Ritengo ingiusta la sentenza di oggi e la impugnerò, convinto che la mia piena innocenza sarà alfine riconosciuta». Inizia così la dichiarazione che Roberto Formigoni ha diffuso quattro ore dopo essere stato condannato a 6 anni per corruzione, con contestuale interdizione dai pubblici uffici, dal Tribunale di Milano. L'ex presidente della Regione Lombardia si è detto «ovviamente amareggiato ma sereno» e conta di provare la sua innocenza in secondo grado: «Mai ho lasciato che interessi personali influissero sulle scelte di governo della cosa pubblica». Nelle parole di Formigoni, dal 2013 senatore di Ncd-Area Popolare e presidente della commissione Agricoltura, emergono le due convinzioni sui cui si baseranno le prossime mosse sul piano giudiziario.


Da una parte, ha scritto, «i risultati ottenuti dalla Regione Lombardia in diversi campi, e in particolare nella sanità, durante i miei anni, sono sotto gli occhi di tutti i cittadini e dei moltissimi che da altre Regioni vengono a farsi curare». Dall'altra, «la sentenza ha fatto cadere l'accusa più grave che costituiva lo scheletro e la sostanza dell'intero impianto accusatorio, e cioè l'associazione a delinquere». Se sono stati «assolti tutti i dirigenti della Regione Lombardia», ragiona Formigoni, di fatto «è stata riconosciuta la piena correttezza e legittimità di tutti gli atti regionali». È la posizione delineata dai suoi legali: «L'assoluzione dei funzionari della Regione dimostra che le attività erano svolte in maniera legale e che la sanità lombarda era gestita correttamente - ha dichiarato il suo legale, Luigi Stortoni - . Questo conferma che i cosiddetti benefits non erano corruzione ma cortesie: andremo davanti alla Corte d'Appello e sono convinto che un clima rasserenato dal tempo consentirà di valutare la realtà dei fatti». Poche però le manifestazioni pubbliche di solidarietà. Telegrafico l'attuale governatore, Roberto Maroni: «Ne prendo atto e punto».


«La condanna conferma quanto abbiamo denunciato in questi anni» ha dichiarato il segretario del Pd lombardo, Alessandro Alfieri, mentre M5S ha chiesto le dimissioni da presidente della Commissione del Senato: «Formigoni faceva la bella vita a spese dei malati» ha detto la capogruppo regionale, Iolanda Nanni. Dai compagni di partito, invece una difesa corale: «Sono certo - ha dichiarato il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi - che nei successivi gradi di giudizio la sua estraneità ai fatti verrà acclarata». E il presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha commentato: «Una condanna così severa, 6 anni, mi sorprende e mi sembra eccessiva. Io ho lavorato moltissimi anni con Roberto Formigoni e ho conosciuto un galantuomo e una persona che si è spesa moltissimo nell'interesse dei lombardi per esercitare al meglio il compito che stava svolgendo».
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Il Messaggero