Renzi: concorso per 63mila insegnanti. Furbetti nella pa? Licenzieremo anche i dirigenti

«Andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti, è un grande investimento sulla scuola», ha annunciato Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi,...

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«Andremo a bandire un concorso per 63.712 insegnanti, è un grande investimento sulla scuola», ha annunciato Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, confermando l'anticipazione del Messaggero. «Speriamo che a settembre possano andare in cattedra», ha aggiunto. Per il prossimo concorso, prosegue Renzi, «abbiamo deciso che la scelta sarà legata alla qualità di donne e uomini della scuola, sono il bene più prezioso perchè diamo a loro i nostri figli. Quindi massima, massima richiesta di qualità da tutti i punti di vista».


«Apple ha comunicato da Cupertino che aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone, una sperimentazione veramente intrigante. È ufficiale e domani Tim Cook sarà qua», ha poi annunciato il Premier l'investimento di Apple in Italia.

Nella riforma della P.A. c'è il decreto sulla cittadinanza digitale, con il «pin unico e domicilio digitale entro il 31 dicembre 2017». Così ancora Renzi, che ha poi aggiunto scherzando sull'accelerazione sui tempi «Madia pensa alle elezioni del 2018».

«Oggi sono 24 le autorità portuali li riduciamo a 15 con una sana e seria politica di coordinamento. Qualche poltrona in meno e efficienza in più», ha spiegato ancora illustrando i dl attuativi alla riforma della P.A. Il decreto attuativo della riforma della P.A. sulla Scia «prevede un unico documento, lo stesso in tutto il Paese». E, aggiunge, se non servono autorizzazioni si parte subito.

«Le forze di polizia - ha poi detto in merito a una delle novità dei decreti attuativi - passano da 5 a 4. Dicevano impossibile e l'abbiamo fatto».

«Vedo una sintesi tra Brunetta e Cgil per cui le norme sui fannulloni non sono efficaci e già ci sono. Fino ad oggi non c'era l'obbligo di licenziamento del dirigente. Non è un optional, il dirigente deve vigilare se no noi lo licenziamo».

«Dare certezza di diritto rispetto agli ambiti territoriali ottimali», «incoraggiare le aggregazioni» e attraverso le specifiche procedure «rimuovere coloro i quali non provvedono alla fusione». Così ancora Renzi parlando del decreto sui servizi pubblici locali. E ha aggiunto: «Soprattutto sui rifiuti c'è spazio per le aggregazioni».

«Il sistema italiano è solido, ci sono non le banche nel mirino ma alcune banche... è il mercato. Vanno rispettate le regole, tutti i segnali sono di grande serietà da parte delle istituzioni. Servono cambiamenti significativi per cui alla fine ci saranno meno banchieri, meno poltrone e più risorse per il credito, più trasparenza. Per questo dico che le turbolenze di queste ore possono essere un'opportunità».


Il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha usato «espressioni sbagliate nel merito e nel metodo, ma quello che mi interessa è che lui non sbagli le politiche». «Non sono qui a fare il portavoce di un litigio, se si usano in conferenza stampa espressione sbagliate, pace, non sono permaloso».
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Il Messaggero