Mattarella: «Il Mediterraneo non può diventare un grande cimitero per chi cerca una vita migliore»

Mattarella: «Il Mediterraneo non può diventare un grande cimitero per chi cerca una vita migliore»
«Inaccettabile». La situazione nel canale di Sicilia è «inaccettabile» per il presidente Sergio Mattarella e il Mediterraneo non può diventare «un grande cimitero, un posto...

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«Inaccettabile». La situazione nel canale di Sicilia è «inaccettabile» per il presidente Sergio Mattarella e il Mediterraneo non può diventare «un grande cimitero, un posto di sepoltura per chi cercava una vita migliore e scampo dalle carestie».


Quanto sta accadendo deve aprire le coscienze di quanti hanno «a cura la vita umana». A poche ore dall'apertura del Consiglio europeo straordinario convocato per elaborare una risposta politica - e non solo - all'emergenza libica, Sergio Mattarella non si stanca di sensibilizzare tutti i suoi interlocutori sulla portata del pericolo libico e di dare corpo al travaglio etico che dovrebbe scuotere le volontà delle cancellerie europee. Servono subito «risposte forti» ad una minaccia che si può rivelare devastante per il vecchio continente. E lo fa a suo modo, con pazienza, anche oggi in Croazia con il premier croato Zoran Milanovic poche ore prima della sua partenza per Bruxelles per il Vertice.



l Governo di Zagabria ha espresso «piena condivisione e consapevolezza» della gravità del problema annunciando che già dal 10 maggio sarà pronta una grossa imbarcazione (42 uomini a bordo) da destinare all'operazione di mare che l'Unione europea sta cercando di definire. Stessa assicurazione era venuta ieri dalla Slovenia, prima tappa di una serie di viaggi del presidente nei Balcani occidentali. Anche il Governo di Lubiana ha garantito la disponibilità ad inviare in tempi brevi un'imbarcazione militare nel canale di Sicilia. «I trafficanti di esseri umani vanno contrastati con tutta la forza e vigore possibile», ha detto anche oggi il capo dello Stato secondo il quale ormai c'è decisamente un diverso approccio al problema da parte dell'Europa che sembra finalmente abbia deciso di guardare anche ai suoi confini meridionali. «C'è piena comprensione e consapevolezza della gravità dell'emergenza in Mediterraneo sotto tutti i profili, soccorso in mare, di contrasto ai trafficanti e di contrasto al terrorismo», ha spiegato Mattarella alla fine della sua visita ufficiale in Croazia. Il presidente si è detto certo dopo i suoi colloqui di queste settimane che si stia finalmente costruendo una «partnership» decisa ad affrontare il dramma dei profughi e, quindi, la crisi della Libia. Perchè è proprio dalla Libia che si originano i flussi maggiori ed è proprio in Libia, Mattarella lo ha spiegato bene, che si stanno moltiplicando gli «insediamenti di terroristi». E si capisce bene perchè, al di là dei problemi morali, nessuno in Europa lo possa più considerare un problema solo italiano
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Il Messaggero