Lo scandalo delle molestie sessuali continua a dilagare negli Stati Uniti. E ancora una volta a essere coinvolta come vittime c'è anche una donna italiana. L'ultima...
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I legali di Veltroni, in una lettera a Vice, hanno messo in evidenza come la carriera della loro assistita sia stata danneggiata dalla sua relazione con Mojica. Gli avvocati del dirigente, ex capo di Vice News, hanno respinto le accuse, ma Mojica è stato licenziato il mese scorso «per non essere in linea con i valori» dell'azienda.
Una cultura che l'indagine del New York Times dipinge come sessista: almeno 20 donne, fra i 20 e i 30 anni, hanno sperimentato o assistito a vari tipi di avance, inclusi «baci non voluti, palpeggiamenti, commenti osceni e proposte per fare sesso».
La misoginia «può sembrare diversa da quella deglianni '50, ma è ancora qui, è radicata» dichiara Kayla Ruble, dipendente di Vice dal 2014 al 2016, al New York Times. Nello scandalo è finito anche l'attuale presidente: Andrew Creighton ha pagato 135.000 dollari nel 2016 a una ex dipendente che lo ha accusato di essere stata licenziata dopo aver rifiutato l'idea di una relazione.
«Abbiamo fallito come società nel creare un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo dove tutti, soprattutto le donne,
possano sentirsi rispettati», affermano i co-fondatori di Vice, Shane Smith e Suroosh Alvi. La società da mesi cerca di affrontare e risolvere il problema delle molestie cercando di conciliare il suo passato, famoso per la copertura provocatoria della cultura contemporanea, con il fatto di essere diventato un colosso che ha come azionisti giganti quali Walt Dinsey e Fox. Lo ha fatto allontanando Mojica e licenziando altri tre dipendenti per violazione delle politiche sul luogo del lavoro. Ma dall'indagine del New York Times emerge che molto resta ancora da fare.
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Il Messaggero