«Si devono bruciare gli omosessuali?» strilla il titolo sulla copertina del settimanale 'Maroc Hebdo'. La foto in prima pagina ritrae una coppia gay in piscina e sta...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il ministro della Salute chiede la depenalizzazione dell'omosessualità in Marocco e il settimanale, in edicola da giovedì sera, indaga sul tema scrivendo: «Certo, è un diritto individuale. Ma che ne è della morale e dei valori religiosi?». Quanto basta a sollevare un polverone.
Le condanne piovono anche sulla pagina Facebook del settimanale di solito letto da dirigenti, intellettuali e studenti e che fin dal 1991, anno della sua fondazione, è sempre stato particolarmente attento ai cambiamenti sociali del Marocco d'oggi. I commenti vanno dal semplice insulto alla segnalazione, dallo stupore all'attacco.
L'omosessualità non smette di far discutere. Placebo e le Femen hanno dato il loro sostegno alla causa gay, la scorsa settimana. In Marocco l'omosessualità è un reato; l'articolo 489 del codice penale prevede fino a 3 anni di carcere per chi commetta «atti contro natura». Il rapporto del ministero della Salute che chiede di cancellare il reato di omosessualità ha riportato il tema sotto i riflettori della politica. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero