ROMA ”Piazze piene urne vuote“, anche a Marco Pannella è toccato, postumamente, sperimentare il vecchio aforisma di Pietro Nenni, ma a termini temporali invertiti....
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Marco ha accolto tutti nella non convenzionale mise per un defunto eccellente degli jeans indossati sotto una giacca blu, cravatta rossa e una pashmina di seta bianca che rifletteva il cereo e composto pallore del suo volto. Primi ad entrare nella sala Aldo Moro di Montecitorio i presidenti del Consiglio Renzi e della Camera Laura Boldrini, che hanno abbracciato Emma Bonino e la compagna di una vita dello scomparso, Mirella Parachini. Alle pareti la grande corona del capo dello Stato fiancheggiata da due corazzieri in alta uniforme, e quelle delle altre massime autorità dello Stato del Comune di Roma e della Regione. Il ricordo lasciato da Laura Boldrini sul registro delle firme: «L’Italia ha perso un grande combattente per i diritti civili, un uomo che ha aiutato la nostra società ad evolvere».
MATTARELLA E prima che, in serata, giungesse Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente del Senato Grasso, a raccogliersi per qualche minuto davanti alla bara, una lunga teoria di politici si era avvicendata davanti al feretro di Pannella. Quasi a replicare quella che è stata la ”processione dei rimorsi“ svoltasi nelle ultime settimane di vita del leader radicale nella mansarda di via della Panetteria di esponenti di partiti che avevano più osteggiato che favorito le tante battaglie del percorso politico ed esistenziale di Pannella. Hanno sfilato Giorgia Meloni, Gianfranco Fini, l’integralista cattolica Paola Binetti. Altri che, una volta sodali con il leader di via di Torre Argentina, hanno preso poi strade diverse, come il senatore Gaetano Quagliariello e Benedetto Della Vedova, Elio Vito, Francesco Rutelli e il candidato a sindaco di Roma Roberto Giachetti.
E ancora, Achille Occhetto, Gianni Cuperlo, il vicepresidente del Csm Legnini e l’ex presidente del Senato Marini. Giorgio Napolitano non ha fatto mancare la sua presenza e, in serata, sono arrivati anche alcuni esponenti del M5S con il capogruppo alla Camera Dell’Orco la cui assenza era stata maliziosamente sottolineata. Tutti sono stati accolti con un sorriso che copriva la malinconia di un evento che, pur doloroso, aveva lasciato il tempo per essere elaborato dagli esponenti di primo piano del partito radicale. Questa volta riuniti al di là dei contrasti, anche laceranti, che ultimamente sono emersi sulle prospettive del partito. Emma Bonino sembrava essere tornata la rappresentate di tutti, nonostante i recenti scontri con Pannella. E con lei c’erano Rita Bernardini e Marco Cappato, Maurizio Turco e Riccardo Magi.
A loro il Guardasigilli Andrea Orlando ha espresso la sintonia registrata sui temi della giustizia tra le idee dello scomparso e quelle del Papa.
Il Messaggero