Marcinelle, l'Ugl in Belgio con 262 sagome bianche per ricordare i minatori morti 62 anni fa

Marcinelle, l'Ugl in Belgio con 262 sagome bianche per ricordare i minatori morti 62 anni fa
L'iniziativa dell' UGL «Lavorare per Vivere» arriva a Marcinelle, in Belgio, per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'iniziativa dell' UGL «Lavorare per Vivere» arriva a Marcinelle, in Belgio, per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita nell'incendio in miniera, l'8 agosto del 1956. È questo il tema scelto dal sindacato che, dopo l'Italia, oltrepassa i confini nazionali per sensibilizzare le autorità europee sul fenomeno delle «morti bianche». Inoltre, in virtù di questa ricorrenza l'8 agosto è stata proclamata la «Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo». «


Il dramma di Marcinelle, avvenuto 62 anni fa, invita a riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un impegno prioritario anche in ambito europeo con il fine di contribuire al miglioramento delle condizioni lavorative». Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario Generale dell' UGL, presente all'evento che si sta tenendo a Marcinelle in Rue du Cazier. «Oggi siamo a Marcinelle con 262 sagome bianche, - prosegue - in ricordo dei minatori che persero la vita, a causa di un incendio in una miniera di carbone. Investire nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro è un dovere civico a livello globale, che deve coinvolgere le Istituzioni, le parti sociali, le aziende e i loro dipendenti. Infatti, con la condivisione e la diffusione di best practice, si può salvare la vita ai dipendenti, soprattutto di chi svolge lavori a rischio».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero